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Sii te stesso a modo tuo

Orizzonti familiari, scolastici e clinici per gli adolescenti di oggi e di domani

CONVEGNO INTERNAZIONALE ADOLESCENZA.ORG

Direzione scientifica: Matteo Lancini

 

I miti affettivi familiari e sociali si trasformano nel corso del tempo e influiscono in modo decisivo sulle modalità di affrontare l’adolescenza da parte delle diverse generazioni. La fisiologia della crescita e il disagio in adolescenza dipendono moltissimo dal contesto familiare, sociale e ambientale in cui si nasce, si cresce e ci si trova a realizzare gli ineludibili compiti evolutivi innescati dalla seconda nascita adolescenziale. In un passato sempre più lontano, la cifra distintiva dell’adolescenza era la trasgressione e l’opposizione alle rigide prescrizioni adulte. La famiglia tradizionale e normativa, in collaborazione con la società sessuofobica, spingeva l’individuo, una volta diventato adolescente, a opporsi agli adulti e a trasgredire le regole per realizzare finalmente sé stesso e la propria sessualità, liberandosi dal giogo della colpa e dalle imposizioni della famiglia e della società del “devi obbedire”. 

Negli ultimi decenni, le straordinarie trasformazioni familiari e sociali hanno promosso l’era del narcisismo. I bambini sono nati e cresciuti in una famiglia molto più affettiva e relazionale, fortemente orientata a sintonizzarsi sull’espressività e le precoci intenzionalità del nuovo venuto al mondo. I genitori, insieme alla società dell’immagine e dell’individualismo, hanno alimentato aspettative ideali di bellezza, successo e popolarità, che rischiano di crollare con l’arrivo dell’adolescenza. La precocizzazione delle esperienze infantili ha promosso attese straordinarie che difficilmente risultano compatibili con le trasformazioni del corpo e della mente innescate dalla pubertà, determinando sentimenti di vergogna, inadeguatezza e senso di fallimento. Se l’interlocutore dell’adolescente del passato era il Super Io, l’interlocutore dell’adolescente narcisista è stato l’esigentissimo Ideale, un enorme e dispotico grande sé, con il quale il piccolo sé dell’adolescente è stato costretto a fare i conti. La trasgressione sparisce e lascia spazio all’attacco al sé e al proprio corpo, come modalità elettiva di esprimere la sofferenza evolutiva generazionale. I disturbi della condotta alimentare femminili, il ritiro sociale maschile, i tagli inferti al corpo e i tentativi di suicidio si sono così imposti come sintomatologie prevalenti. Oggi, anche questo paradigma è superato. 

Negli ultimissimi anni, l’evidente incapacità degli adulti a identificarsi con i propri giovanissimi interlocutori, insieme all’aumento di adolescenti che esprimono la propria sofferenza attraverso polisintomatologie e in balia di un’ansia pervasiva e generalizzata, ci hanno costretto ad accettare una nuova realtà: il mito dell’adolescente narcisista, cresciuto al centro dell’attenzione di scuola e famiglia non esiste più. Siamo definitivamente entrati nell’epoca del postnarcisismo, caratterizzata dalla richiesta paradossale, rivolta a bambini e adolescenti, di crescere all’insegna del “Sii te stesso a modo mio”, proveniente da genitori, insegnanti ed educatori impegnati, in nome della propria fragilità, a investire le nuove generazioni di un mandato che li faccia sentire adulti adeguati e autorevoli. Sovraintendere la mente dell’altro, in nome delle proprie fragilità e della necessità impellente di sentire di svolgere bene il proprio ruolo, è il mantra, spesso inconsapevole, della società odierna. Una società dissociata, dove i genitori hanno sequestrato il corpo dei figli, non consentendo loro nessuna esperienza di gioco e socializzazione fuori dal controllo degli adulti, per poi lamentarsi della diffusione di videogiochi e social. Una società in cui la scuola alimenta competizione sin dalle prime settimane della primaria attraverso bollini di diverso colore, per poi lamentarsi dell’individualismo e della competitività dei giovani frequentatori dell’edificio scolastico e dove le società di calcio dividono i giovanissimi atleti in squadre A, B e C, a seconda delle capacità dei singoli, per poi sgridare un bambino che esclude un compagno meno bravo dalla rete dei suoi passaggi del pallone. 

La famiglia odierna ascolta i propri figli molto più che in passato, ma fatica enormemente ad ascoltare cosa hanno da dire le nuove generazioni, rimuovendo la possibilità di esprimere emozioni come la tristezza, la paura, il senso di fallimento, troppo dolorosi per poter essere tollerati. Oggi l’adolescente è alle prese con un vuoto identitario e un’assenza di prospettive future che dipendono dal fatto di non aver potuto esprimere aspetti nucleari della propria identità nascente. Oggi l’interlocutore dell’adolescente non è più il Super Io, non è più neanche l’Ideale ma è un senso di vuoto e di solitudine proprio di chi è cresciuto dovendo essere sé stesso a modo della mamma, del papà e dell’insegnante. Per questo, oggi, l’ansia non è più ansia da prestazione ma è un’ansia generalizzata. L’ansia dell’adolescente odierno è angoscia, ma siccome l’espressione è, per noi adulti fragili, troppo angosciante, continueremo a chiamarla ansia.   

In questo convegno proveremo a inquadrare e dare senso alle nuove sintomatologie adolescenziali, sostenendo una declinazione di una funzione adulta davvero identificata su cosa significhi essere un adolescente e un giovane adulto nella società postnarcisistica e iperconnessa, nella società della procreazione assistita e dell’intelligenza artificiale, delle guerre e della deprivazione delle risorse atmosferiche e terrestri. Molti contributi di chi a vario titolo incontra gli adolescenti, li affianca e li sostiene nelle sofferenze e nelle crisi evolutive attraverso molteplici interventi, da quelli preventivi a quelli clinici. Molte le proposte di chi prova a individuare nuove prospettive e nuovi orizzonti per aiutare figli, studenti e giovani pazienti a essere sé stessi a modo loro, ora e nel futuro.

 

 

PROGRAMMA
 

MODULO 1: IN CHE MONDO VIVIAMO E IN CHE MONDO VIVRANNO

Ridere e piangere
Paolo Kessisoglu – Ridere di dolore
Matteo Lancini – Il futuro dell’adolescente e il ruolo degli adulti  

Competenze reali in ambienti artificiali
Giovanni Ziccardi – Sistemi morali e legali nel gaming e nel metaverso
Antonella Marchetti – Elogio dell'imperfezione: lo spazio dell’errore nell'epoca dell'Intelligenza Artificiale

Identità moderne
Nadia Santini – Essere non-binary
Tommaso Zanella – Tutta colpa dei manga, dei trapper e di internet

Genitori alla riscossa
Chiara Vendramini – Come si riorganizza la genitorialità 
Tania Scodeggio – Come sostenere il dolore della mamma e del papà


 

MODULO 2: LA SCUOLA SI SVUOTA MA È VIVA

Contrastare l’esodo
Orsola Riva, Gianna Fregonara e Matteo Lancini – La scuola italiana: presente e futuro
Cristiano Corsini – Valutare è una cosa seria

Ritornare sulla scena
Federico Cesari e Laura Turuani – Il disagio psichico nelle serie televisive
Alessia Lanzi – Riorganizzare la speranza di chi si ritira

Viva la scuola viva
Raffaele Mantegazza – La scuola che vorrei 
Laura Parolin e Valentina Santarpia – La psicologia scolastica

Fare prevenzione è una cosa seria 
Carmen Giorgio e Marta Rossi Galante – La prevenzione alla violenza di genere: identità e fine della relazione di coppia
Leopoldo Romanelli e Filippo Rosa – La prevenzione dei comportamenti a rischio: quello che manca non è l’informazione

 


MODULO 3: SEMBRA ANSIA MA È ANGOSCIA

Modelli di presa in carico a confronto
Fabio Madeddu – Tra adolescenza e giovane età adulta: narcisismo e difese 
Maria Svernell - Coltivare la connessione e la fiducia: Promuovere la Modalità-Noi nel trattamento basato sulla mentalizzazione per gli adolescenti

Tanta ansia e molta paura
Loredana Cirillo – Il dolore evolutivo dell’adolescente e del giovane adulto
Mauro Di Lorenzo – Adolescenti arrabbiati e bullismo di strada

Corpi moderni
Alessandra Marcazzan – Dal tatuaggio al cutting
Elena Riva – Dall’anoressia alla vigoressia

Per una nuova cultura dell’adolescenza 
Antonio Piotti e Katia Provantini – Comunità terapeutiche e nuovi servizi
Stefano Benzoni e Matteo Lancini – Il futuro: cosa dobbiamo fare

Programma
Modulo
1
Ridere di dolore | Paolo Kessisoglu
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Docente
Paolo Kessisoglu
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
2
Il futuro dell’adolescente e il ruolo degli adulti | Matteo Lancini

Siamo definitivamente entrati nell’epoca del postnarcisismo, caratterizzata dalla richiesta paradossale, rivolta a bambini e adolescenti, di crescere all’insegna del “Sii te stesso a modo mio”, proveniente da genitori, insegnanti ed educatori impegnati, in nome della propria fragilità, a investire le nuove generazioni di un mandato che li faccia sentire adulti adeguati e autorevoli. È ora di smetterla con l’insopportabile retorica del “è tutta colpa di internet” e con la tendenza a dissociarsi dalla realtà da parte di adulti che proiettano sulle nuove generazioni ciò che non riescono a vedere di sé e del proprio modo di comportarsi. È invece necessario identificarsi con le esigenze evolutive attuali e future degli adolescenti, per avvicinare loro le risorse affettive, relazionali e formative necessarie a farli sentire pensati e con un futuro possibile.

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Docente
Matteo Lancini
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
3
Sistemi morali e legali nel gaming e nel metaverso | Giovanni Ziccardi

L’intervento affronterà i principali aspetti giuridici legati alla presenza dei minori in ambienti di gaming particolarmente immersivi, nel metaverso e su piattaforme di gioco che espongono al contatto con adulti e con criminali informatici.

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Docente
Giovanni Ziccardi
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
4
Elogio dell'imperfezione: lo spazio dell’errore nell'epoca dell'Intelligenza Artificiale | Antonella Marchetti

Se consideriamo come una delle questioni al cuore del lavoro psichico dell’adolescente la fatica connessa alla gestione di ciò che è “imperfetto”, o “sbagliato” in sé stessi, nel proprio corpo e nelle proprie emozioni, ha senso domandarsi se e dove uno spazio per incontrare tale “lavoro” si dia negli scambi con l’AI nelle sue varie forme. Più corretto sarebbe impiegare il termine “relazione” anziché “incontro” o “interazione” per designare questo tipo di scambi: termine che rimanda a dinamiche più durevoli e probabilmente più profonde. Chi progetta tali tecnologie ne è consapevole: esse risultano infatti tanto più appealing quanto più riescono a creare un contatto con l’uomo che sia personalizzato e riconosca, accolga e si sintonizzi con le sue idiosincrasie, capacità, curiosità, preferenze, limiti. Un primo livello in cui può trovare spazio l’”errore” è nella scoperta dei limiti degli artefatti tecnologici basati sull’AI, cioè del fatto che strumenti apparentemente perfetti soffrono di bias e imperfezioni, che solo un’educazione al pensiero critico può evidenziare, aiutando a recuperare un sano atteggiamento “ideologico” di fronte ai totem tecnologici.

Il secondo livello riguarda l’alzare l’asticella rispetto a ciò che in questa relazione con l’AI sia possibile attendersi e valga la pensa impegnarsi per ottenere. In una età della vita in cui per avere la sensazione di superare/vincere una sfida spesso occorre rialzare enormemente la posta, vanno create le condizioni innanzitutto educativo-formative affinché gli adolescenti possano pensare di “sfidare” l’AI perché offra loro il massimo delle sue risorse, senza che avvenga quella temuta delega deresponsabilizzante di funzioni dall’umano all’AI in cui rischiare di cancellare il meglio di sé. L’AI va utilizzata consapevoli tanto delle sue enormi potenzialità quanto dei suoi limiti e rischi, mantenendo la fiducia nelle proprie capacità cognitive e creative, anzi potenziandole attraverso di essa.

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Docente
Antonella Marchetti
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
5
Essere non-binary | Nadia Santini

Cosa significa essere non-binary?
Può essere che non si tratti di una patologia mentale e nemmeno di una fase, ne tantomeno di una nuova moda o di una forma di narcisismo? E che le persone non binarie siano genuine e autentiche nella loro auto-presentazione e non interpretino un ruolo? Concependo l’identità di genere come un costrutto multifattoriale complesso che comprende elementi biologici, psicologici e sociali, si può pensare a quella non-binary come una delle possibili opzioni di realizzazione di sé vera, sana e funzionale quanto essere maschio o femmina? E provare a darne una rappresentazione positiva e accogliente considerando il concetto di neutralità in senso ampio e la maggior flessibilità e minor polarizzazione delle differenze tra maschi e femmine un valore?
L’intervento si propone come una piccola guida alle tante, nuove sfumature dell’identità di genere e alle modalità di intervento psicologico correlate. Perché benché ogni psicologo potrebbe incontrare nella sua pratica clinica pochi pazienti e giovani non-binary, provare a capire chi e quanti sono, da dove arrivano e dove vogliono andare ma soprattutto come stanno e come aiutarli può essere utile a clinici di tutti gli orientamenti.

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Docente
Nadia Santini
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
6
Tutta colpa dei manga, dei trapper e di internet | Tommaso Zanella

Cosa rende manga, trapper e internet fenomeni di enorme successo tra gli adolescenti? Quale impatto hanno sulla loro crescita? Sempre più spesso gli adulti tendono ad additare la rete e fenomeni culturali come la musica trap e il mondo degli anime e dei manga come responsabili di crisi evolutive, di cali del rendimento scolastico, di un impoverimento di valori di riferimento. Ma è davvero così? Nel paradigma della complessità del post narcisismo è possibile leggere tali fenomeni come ambito di espressione di parti autentiche di sé e come tentativi di sperimentazione e di adattamento a una società costruita dagli adulti piena di contraddizioni. Quali sono e quali possono diventare i modelli di identificazione utili alla crescita degli adolescenti odierni?


 

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Docente
Tommaso Emanuele Zanella
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
7
Come si riorganizza la genitorialità | Chiara Vendramini

Come si possono aiutare genitori in grave conflitto tra loro a ri-mettere al mondo la loro relazione, ponendo i figli al centro? Proponendo e offrendo loro uno spazio e un tempo per prendersi cura della loro relazione: lo spazio protetto, sicuro, confidenziale della mediazione familiare che accompagna i genitori in situazioni nelle quali la separazione procede all’insegna della divaricazione, della cessazione di ogni dialogo, della rinuncia da parte degli adulti al ruolo di protagonisti della propria vicenda separativa. L’opportunità della mediazione familiare è quella di sostenere e accompagnare i genitori nel mettere in salvo ciò che di buono è rimasto della loro relazione e il compito del mediatore è quello di organizzare e gestire questo spazio-tempo di confronto e di ascolto e di facilitare la comunicazione tra i genitori affinché trovino accordi condivisi e duraturi che consentano ai figli di vivere e crescere il più serenamente possibile e agli adulti di continuare ad essere genitori insieme.

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Docente
Chiara Vendramini
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
8
Come sostenere il dolore della mamma e del papà | Tania Scodeggio

Nell’epoca del post narcisismo, madri e padri appaiono sempre più fragili di fronte al compito genitoriale governato da alte aspettative ideali, ma anche da una profonda crisi di ruolo. Ai figli si chiede inconsapevolmente di adattarsi alle proprie aspettative, mostrare un buon funzionamento in modo tale che il genitore possa sentire di star svolgendo bene il proprio compito, assolvere a una funzione affettiva capace di sanare le fragilità di adulti diventati madri e padri. Questi elementi rischiano di non consentire ai figli di dare voce agli aspetti più profondi e autentici di sé. Le madri e i padri contemporanei hanno bisogno di un ascolto focalizzato che possa sostenerli nella declinazione del loro ruolo in relazione ai nuovi compiti e conflitti evolutivi.

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Docente
Tania Scodeggio
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
9
La scuola italiana: presente e futuro | Orsola Riva, Gianna Fregonara e Matteo Lancini

Sarà anche invecchiata e a corto di risorse, ma è lì che ogni mattina nove milioni di bambini, ragazzi e adulti dai 3 ai 65 anni si danno appuntamento per «sfregare i loro cervelli l’uno contro l’altro» in modo da imparare ogni volta qualcosa di nuovo. Certo, se la giudichiamo con il metro dei test Invalsi e delle altre rilevazioni internazionali c’è ancora molta strada da fare, ma resta più che competitiva con il sistema privato, che in altri Paesi invece ha preso il sopravvento. Negli ultimi decenni si sono perse molte occasioni per rinnovarla e le sue qualità oggi non bastano più a preparare gli studenti alle sfide della quarta rivoluzione industriale e al salto nel buio nel pianeta dell’intelligenza artificiale. L’inverno demografico, dopo aver svuotato le culle, sta svuotando anche le aule. Nei prossimi dieci anni la scuola avrà un milione e mezzo di studenti in meno. E le proiezioni indicano che tra meno di vent’anni anche all’università ci saranno 78.000 matricole e 390.000 iscritti in meno. Uno tsunami: perché la carenza di laureati rischia di compromettere le potenzialità di sviluppo dell’intero sistema Paese. L’unico modo per arginare questa catastrofe è aumentare le possibilità di successo per quel bene sempre più raro e prezioso che sono i giovani. Gianna Fregonara e Orsola Riva ci accompagnano dentro la scuola di oggi, con le sue eccellenze e le sue contraddizioni, attraverso le storie e i volti di studenti e insegnanti e le analisi di esperti. Con dati e molti esempi provano a sfatare pregiudizi e luoghi comuni, con una domanda come filo conduttore dell’inchiesta: qual è la missione della scuola nella società del futuro prossimo, anzi del nostro presente?

La dott.ssa Fregonara e la dott.ssa Riva prendono le distanze da quello che ormai è diventato una specie di sport nazionale: parlare male della scuola. Senza fare sconti ma allo stesso tempo evitando di fare il solito, inutile elenco dei problemi – annosi – della scuola. Semmai cercando di indicare alcune linee di intervento possibili. Eccone alcune:

1. Gli orari scolastici, in particolare quello bestiale delle medie dalle 8 alle 14. Proposta: scuole aperte anche al pomeriggio.

2. La fine (annunciata ma mai praticata) dei programmi e il sistema unico della lezione frontale: le tante sperimentazioni che già si fanno per una scuola meno nozionistica e calcolistica e più viva e interattiva.

3. Stare bene a scuola: la lettera degli studenti del Berchet, il post-Covid, uno psicologo in ogni scuola o docenti un po’ più psicologi?

4. Il problema della formazione degli insegnanti: la laurea per le maestre e quella per i prof che ancora non c’è.

5. L’elefante nella stanza: il ruolo dei genitori dai decreti delegati ai gruppi whatsapp. Ritrovare il senso di istanze comuni e non solo private.

6. Non perdere nessuno per strada: la piaga dell’abbandono esplicito e implicito e l’importanza di intervenire precocemente nei ritardi di apprendimento.

7. La riforma (mancata) dei cicli: quarta media o biennio delle superiori comune? L’obiettivo di una scuola della preadolescenza.

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Docente
Matteo Lancini
Orsola Riva
Gianna Fregonara
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
10
Valutare è una cosa seria | Cristiano Corsini

A quali condizioni la valutazione è educativa? È possibile usare la valutazione come mezzo  che sta in mezzo alle relazioni educative e non come fine che sta alla fine del percorso? L'intervento approfondirà tematiche e argomenti utili per rispondere a questi interrogativi, collegando le domande sul come, sul cosa e sul chi a quelle sul perché della valutazione. 

In primo luogo, il contributo si soffermerà sullo sviluppo del voto come strumento di rendicontazione e sugli elementi che spingono determinate pratiche valutative ad agire come dispositivo di legittimazione e riproduzione delle disuguaglianze sociali ed economiche.

In secondo luogo, il contributo approfondirà le caratteristiche di una valutazione in grado di incidere positivamente sulla motivazione ad apprendere, sul clima di classe e sullo sviluppo di apprendimenti significativi, critici e trasformativi.

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Docente
Cristiano Corsini
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
11
Il disagio psichico nelle serie televisive | Federico Cesari e Laura Turuani

I teen drama, sere tv che parlano di adolescenti e agli adolescenti, sono un genere televisivo ormai noto e diffuso. Con i loro titoli, le loro trame e i personaggi entrano nelle pieghe e nelle piaghe dell’adolescenza moderna rappresentandola vividamente e fungendo spesso da veri e propri specchi della crescita o nuovi romanzi di formazione. In particolare la sofferenza, il dolore, gli inciampi e i fallimenti nonché la salute mentale e viene particolarmente rappresentata contribuendo alla caduta del tabù di chiedere aiuto. Laura Turuani, psicoterapeuta che da tempo studia questi prodotti culturali, intervisterà su alcuni di questi temi Federico Cesari, attore, conosciuto dal pubblico per le sue brillanti interpretazioni di alcuni dei personaggi più amati in "SKAM" e "Tutto chiede salvezza".

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Docente
Federico Cesari
Laura Turuani
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
12
Riorganizzare la speranza di chi si ritira | Alessia Lanzi

In un contesto caratterizzato da numerose sfide per gli adolescenti, la nostra discussione si concentra sull'importanza di capire i blocchi evolutivi e utilizzare le risorse disponibili per sviluppare interventi che possano ristabilire la speranza. Attraverso l'analisi dei momenti di stasi nello sviluppo e il coinvolgimento delle reti comunitarie e delle capacità individuali, si evidenzia come questi approcci possano promuovere il recupero e la crescita. L'obiettivo è fornire strategie necessarie per trasformare le sfide in opportunità di resilienza, delineando un percorso verso un futuro caratterizzato da speranza e miglioramento.

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Docente
Alessia Lanzi
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
13
La scuola che vorrei | Raffaele Mantegazza

Quale scuola desiderano le ragazze e i ragazzi? Nel corso di una serie di laboratori nelle classi di secondaria di I e II grado ho provato a chiederlo loro e le risposte sono estremamente interessanti. Una scuola che ascolti ma anche che aiuti a crescere, che metta regole ma che valorizzi le eccezioni, che proponga sfide ma che non giudichi, insomma una scuola che abbia senso e produca significati. Una scuola che proponga un’esperienza unica ed entusiasmante…qualcosa insomma di molto diverso da quello che purtroppo spesso l’esperienza scolastica propone oggi. Possiamo costruire questa scuola insieme ai ragazzi e alle ragazze?

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Docente
Raffaele Mantegazza
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
14
La psicologia scolastica | Laura Parolin e Valentina Santarpia
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Docente
Laura Parolin
Valentina Santarpia
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
15
La prevenzione alla violenza di genere: identità e fine della relazione di coppia | Carmen Giorgio e Marta Rossi Galante

In questo momento storico è più che mai importante pensare, organizzare e strutturare interventi di prevenzione sui temi dell'affettività, della sessualità e della violenza di genere a scuola. Per raggiungere gli adolescenti in modo efficace è necessario predisporre momenti di confronto ed elaborazione guidati da adulti competenti, in modo da creare spazi di parola, di pensiero, riflessione e confronto sulla costruzione identitaria, della coppia e, successivamente, sulla fine della relazione, a partire dalla delusione. e dal dolore che la rottura comporta. Siamo impegnati da tempo ad intervenire in tal senso a fronte di nuove specificità legate al modo di rappresentare sè, l'altro, la dimensione di coppia e la conclusione della relazione. In questo intervento verranno condivisi i risultati di esperienze di prevenzione svolte in ambito scolastico.

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Docente
Carmen Giorgio
Marta Rossi Galante
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
16
La prevenzione dei comportamenti a rischio: quello che manca non è l’informazione | Leopoldo Romanelli e Filippo Rosa

Per un buon approccio alla prevenzione che coinvolga attivamente gli studenti, è necessario co-costruire, nello spazio dedicato agli interventi degli operatori, un clima e un ambiente di lavoro disteso e non giudicante, in grado di intercettare i sistemi motivazionali e rappresentazionali sottesi ai comportamenti, agli usi e ai costumi dei ragazzi. L’obiettivo primario degli incontri è quello di contribuire a sostenere l’emergere di nuove domande e spunti di riflessione utili agli adolescenti per risimbolizzare i propri vissuti, i propri stati d’animo dolorosi o faticosi e tutti quegli agìti a rischio, riflettendo sul loro possibile consolidamento mediato e normato dalla mente del gruppo.

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Docente
Leopoldo Romanelli
Filippo Rosa
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
17
Tra adolescenza e giovane età adulta: narcisismo e difese | Fabio Madeddu

Nei tempi più vicini a noi è stata posta sempre più attenzione ai passaggi evolutivi che caratterizzano l’ingresso nell’età adulta; in tal senso la fase denominata ‘emerging adulthood’ (Arnett, 2000) – fra i 18 e i 25 anni – pare identificare anni cruciali per la costruzione identitaria, dove i temi più specificatamente adolescenziali vengono a ridefinirsi e a integrarsi. E’ una sorta di terza nascita (Lancini, Madeddu, 2016) dove fragilità e grandiosità narcisitiche – e le difese correlate - si articolano nell’incontro/scontro con nuove realtà interne ed esterne.

Nella presentazione l’autore presenterà e svilupperà i temi indicati con riferimento ad aspetti sociali e clinici.

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Docente
Fabio Madeddu
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
18
Coltivare la connessione e la fiducia: Promuovere la Modalità-Noi nel trattamento basato sulla mentalizzazione per gli adolescenti | Maria Svernell

In questa lezione esploriamo il potenziale trasformativo del miglioramento delle dinamiche relazionali attraverso lo sviluppo della mentalizzazione "We-Mode" nella terapia con gli adolescenti. Il trattamento basato sulla mentalizzazione (MBT), tradizionalmente incentrato sul miglioramento della capacità individuale di comprendere i propri stati mentali e quelli degli altri, viene ampliato per incorporare una dimensione collettiva e relazionale - la modalità We. Questo approccio enfatizza il processo di mentalizzazione reciproca all'interno di contesti terapeutici e relazionali reali, con l'obiettivo di approfondire i legami e promuovere la fiducia tra gli adolescenti e tra gli adolescenti e i loro caregiver. Attraverso una combinazione di fondamenti teorici, strategie pratiche ed evidenze empiriche, la lezione analizza come coltivare un orientamento alla modalità We possa affrontare le sfide interpersonali e di sviluppo uniche degli adolescenti. Concentrandoci sul rafforzamento dei legami comunitari e della fiducia, illuminiamo un percorso di terapia degli adolescenti che non solo aiuta a risolvere i problemi psicologici individuali, ma migliora anche la coesione sociale e le reti di sostegno. Questa conferenza è essenziale per i professionisti della salute mentale, per gli educatori e per chiunque sia coinvolto nello sviluppo degli adolescenti, in quanto fornisce intuizioni e strumenti innovativi per promuovere comunità più sane e più connesse.

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Docente
Maria Svernell
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
19
Il dolore evolutivo dell’adolescente e del giovane adulto | Loredana Cirillo

Gli adolescenti e i giovani adulti odierni sono molto sofferenti e bisognosi di dare voce ad un dolore che vive nelle loro menti in modo caotico. La qualità della sofferenza odierna dei giovani è molto profonda, ha spesso a che fare con il vuoto identitario, si accompagna a disorganizzazione emotiva e a una ricca gamma di sintomi in cui dominano i comportamenti autolesivi. Gli attacchi al sé riguardano sia il corpo ma anche il pensiero e le emozioni sempre più spesso interferiti da sintomi difensivi di natura dissociativa.

Nell’intervento verrà presentata una cornice delle nuove forme di disagio nei giovani e delle linee guida per l’intervento clinico con i ragazzi e i loro genitori.

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Docente
Loredana Cirillo
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
20
Adolescenti arrabbiati e bullismo di strada | Mauro Di Lorenzo

I problemi di comportamento degli adolescenti non solo preoccupano genitori e insegnanti, ma sono uno dei principali motivi delle segnalazioni ai servizi psicosociali. Chi sono questi adolescenti “senza paura, senza pietà”? I comportamenti trasgressivi e antisociali sono in aumento? Quali sono le nuove normalità e le nuove emergenze nella comprensione e nel trattamento degli adolescenti pieni di rabbia? È possibile intervenire, e con che efficacia? Utilizzando una prospettiva di psicopatologia del ciclo di vita è possibile rispondere a queste domande, approfondendo al contempo nuovi fenomeni da attenzionare, quali i nuovi rischi narcisistici, il ritorno delle gang giovanili e la violenza filio-parentale. 

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Docente
Mauro Di Lorenzo
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
21
Dal tatuaggio al cutting | Alessandra Marcazzan

Lo scopo dell’intervento è quello di presentare un inquadramento e una ricostruzione dei possibili significati di un comportamento attualmente molto diffuso tra i giovani e giovanissimi.

Dal tatuaggio al cutting, l’atto di segnare, graffiare, incidere o tagliare la propria pelle è infatti una modalità attraverso la quale gli adolescenti usano il proprio corpo e la propria pelle per trasmettere agli interlocutori della loro crescita comunicazioni importanti, preziose e a volte vitali.

Mentre tuttavia la moda dei tatuaggi, diffusa da decenni tra gli adolescenti e divenuta ormai una “nuova normalità”, testimonia la declinazione narcisistica e la propensione comunicativa ed espressiva della crescita attuale, i tagli e le ferite sulla pelle possono rappresentare una “finestra” aperta su un disagio adolescenziale complesso e sfaccettato, che coinvolge a vari livelli la funzione di integrazione tra corpo e mente. I tagli compaiono fin dalla preadolescenza, quando il governo degli impulsi è limitato e l’immaturità della strutturazione psichica non permette al soggetto di disporre di strumenti più evoluti di elaborazione simbolica dei propri vissuti. Ma i comportamenti autolesionistici sono diffusi anche tra ragazzi più grandi, dove possono segnalare una crisi evolutiva di particolare severità o una fase di acuzie, che è opportuno intercettare precocemente per prevenire che si strutturi in una forma psicopatologica.

Il nostro contributo vuole offrire una proposta di lettura e una donazione di senso a questi comportamenti, visti nella cornice specifica dell’adolescenza contemporanea, dando anche indicazioni rispetto alle possibili risposte da parte dei contesti evolutivi maggiormente coinvolti: famiglia, gruppo dei pari e scuola.

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Docente
Alessandra Marcazzan
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
22
Dall’anoressia alla vigoressia | Elena Riva

Negli ultimi anni, con una drastica accelerazione nella fase post-pandemica, i disturbi alimentari hanno assunto forme sintomatiche nuove: la vigoressia, che mira a costruire un corpo dalla muscolatura iper-definita, e l’ortoressia, che aspira a un nutrimento “sano” attraverso la rigida selezione degli alimenti.

Se le trasformazioni delle condotte sintomatiche obbligano a continui rimaneggiamenti delle categorie e dei criteri diagnostici, è compito della psicoanalisi attribuire significato emotivo a tali cambiamenti.

Le modalità con cui queste adolescenti cresciute nella società dell’immagine assolvono al compito di mentalizzare il corpo sessuato e costruire l’identità di genere rivelano le fragilità nascoste dalla corazza muscolare vigoressica. Nel tentativo di dar forma nel corpo a una soggettività più forte e definita, più autonoma e individuata, che ripudia le connotazioni di dipendenza, debolezza e infantilismo dello stereotipo femminile tradizionale, rischiano, infatti, la deriva patologica di un’onnipotenza narcisistica priva di autentiche tensioni relazionali.

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Docente
Elena Riva
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
23
Comunità terapeutiche e nuovi servizi | Antonio Piotti e Katia Provantini
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Docente
Antonio Piotti
Katia Provantini
Durata Modulo
1h 00m
Modulo
24
Il futuro: cosa dobbiamo fare | Stefano Benzoni e Matteo Lancini

A conclusione del convegno, si proveranno a tirare le fila di quanto emerso nel corso delle tre giornate e a definire gli orientamenti familiari, scolastici, clinici e nell’ambito dei servizi, più funzionali a sostenere tutti i ruoli adulti nelle attività di prevenzione e presa in carico del disagio e della sofferenza degli adolescenti.

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Docente
Stefano Benzoni
Matteo Lancini
Durata Modulo
1h 00m
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Vedere o rivedere l'evento in differita quando vorrai: rimarrà sulla tua area riservata per 12 mesi
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ISCRIZIONI
Iscrizione
30 crediti ECM
per tutte le professioni sanitarie
30posti disponibili in promozione
274,00 €246,60 €
*Scadenza acquisizione ECM:
06 Apr 2025
Acquistabile entro il:
05 Apr 2025
Inoltre avrai accesso a:
Attestato di partecipazione
Attestato ECM
Tutte le professioni sanitarie
Test a risposta multipla
5 tentativi possibili

Ti serve aiuto?

Per le iscrizioni via bonifico, è necessario che la contabile dello stesso venga inviata all’indirizzo email: assistenza@psicologia.io.

Serviranno poi alcuni giorni lavorativi affinché vengano effettuate le verifiche amministrative e il corso possa quindi essere attivato.

L’acquisto con Paypal o carta di credito/debito è invece istantaneo. Se nel processo qualcosa non ha funzionato, e il corso non risulta attivo, può scriverci ad assistenza@psicologia.io

Il test ecm sarà disponibile dalla fine del corso fino alla data di scadenza indicata nella tua area riservata.
Dopo tale data non sarà più possibile ottenere gli ecm.

Per calcolare le tempistiche di visualizzazione dei crediti sui portali Agenas e Cogeaps, è necessario fare sempre riferimento alla data di scadenza del test ECM (e NON alla data in cui è stato superato il test).

Gli accreditamenti relativi al 2022 sono scaduti, mentre per l'accreditamento 2023 la data di scadenza di un test ECM può essere verificata accedendo alla sua area riservata, sotto la voce "Scadenza acquisizione ECM" di fianco al titolo del corso/libro.

Entro 90 giorni a partire da questa data comunicheremo noi i dati dei partecipanti ad Agenas, che provvederà a comunicarli a Cogeaps.

Per test effettuati entro le scadenze del 2022, i crediti saranno successivamente acquisiti da Agenas/Cogeaps e varranno per l'anno 2022; se il quiz viene compilato entro le date indicate per il nuovo accreditamento 2023, i crediti varranno per il triennio 2023-2025.

Gli attestati ECM sono scaricabili fino alla data di scadenza ECM, e hanno valore di documento legale ufficiale che certificazione l’acquisizione dei crediti (anche in caso di controlli).

Per un corso con scadenza ECM 31/1/2024, per esempio, i crediti potranno essere visibili su Agenas (e poi Cogeaps) a partire dal 31/4/2024.

I pagamenti tramite bonifico richiedono innanzitutto l’invio della distinta di avvenuto pagamento alla casella mail assistenza@psicologia.io.

Il corso richiede qualche giorno  lavorativo per essere correttamente caricato all’interno della sua area riservata, il tempo necessario per procedere con la verifica dell’effettiva ricezione del pagamento.

Per i corsi:
Trova il test  ECM per uno specifico corso nella propria area riservata al sito www.psicologia.io  (nome in alto a destra –> I miei corsi -> Vai al corso e inserire per ogni  modulo la spunta di autocertificazione ECM --> scorrere fino al tasto Accedi al test ECM).

Per i libri:
Trova il test ECM per uno specifico libro nella propria area riservata al sito www.psicologia.io  (nome in alto a destra –> I miei corsi --> Vai al libro --> scorrere fino al tasto Accedi al test ECM).

Sia per corsi sia per libri:
sono disponibili 5 tentativi e fino alla scadenza indicata per la compilazione.

Vi sarà anche un questionario di valutazione da compilare.
Una volta completato, potrà scaricare direttamente dal sito il suo attestato ECM.

La comunicazione ad Agenas verrà effettuata entro i 90 giorni successivi alla data di scadenza del corso (indicata all’interno dell’area riservata, sotto la dicitura “Scadenza acquisizione ECM”).

Gli attestati sono scaricabili dalla sua area riservata, secondo questo percorso:  

Nome in alto a destra –> I miei corsi -> Vai al libro/corso  --> scorrere fino al tasto “completa il questionario di valutazione per scaricare l’attestato” 

Dopo aver completato il questionario di gradimento/valutazione, potrà scaricare il documento. 

Gli attestati ECM possono essere scaricati solo fino alla data di scadenza ECM.

Seguendo lo stesso percorso potrà anche scaricare l’attestato di frequenza (che salvo diverse specifiche non richiede il superamento di un quiz).

La fase di editing e montaggio dei video richiede alcuni giorni lavorativi. 

I crediti ECM sono validi per tutte le professioni sanitarie.

Purtroppo no: l’accesso a un quiz ECM sul Psicologia.io è vincolato all’acquisto di un prodotto (un libro o un corso) sul nostro portale.

Al momento non è possibile effettuare acquisti con carta docente.

Le videoregistrazioni e i materiali (slides) vengono caricati nella sua area riservata. Sono necessari alcuni giorni lavorativi dopo la diretta Zoom, per il loro caricamento, e che non tutti i docenti utilizzano slides e/o scelgono di condividerle con i partecipanti.

Per i corsi on demand (cioè che non prevedono dirette Zoom), le videoregistrazioni sono già disponibili sul sito.

Per trovare la sua area riservata faccia il login con la mail e la password scelta in fase di registrazione. In alto a destra vedrà il suo nome: clicchi su "I miei corsi" --> Vai al corso accanto al titolo del corso desiderato. 

Le registrazioni saranno disponibili per 12 mesi.