Master terapia e clinica del legame di coppia - V edizione 2025
Quinta Edizione del Master
Terapia e Clinica del legame di Coppia
Il Master si caratterizza per la molteplicità degli approcci che vengono inclusi nel percorso (Psicodinamico, Sistemico, Corporeo).
In questo Master, nello specifico, si andrà nel cuore della clinica della coppia, insieme a docenti di grande esperienza.
IL MASTER | V edizione 2025
Il lavoro con le coppie presenta alcune caratteristiche che vanno necessariamente considerate, e che lo distinguono non poco dalla terapia individuale. Non solo la relazione terapeutica instaurata con una coppia, ma anche aspetti di intimità sessuale, il confronto tra i partner, la comunicazione verbale e non verbale tra i due, gli intrecci delle storie individuali e familiari.
Questa Masterclass nasce dall'esigenza di approfondire e vedere nella pratica clinica alcuni strumenti del lavoro terapeutico con le coppie, un ambito in cui la richiesta di presa in carico è sempre più presente,e vuole affrontare e proporre alcuni temi e strumenti che possono rivelarsi particolarmente utili nell'attuale terapia di coppia.
In questa nuova e rivisitata edizione, il lavoro viene suddiviso su due moduli: il modulo A riguarda le dinamiche presenti all'interno delle terapie di coppia, mentre nel modulo B verranno presentate applicazioni specifiche e un particolare approfondimento sulla coppia genitoriale e le sfide familiari.
Il master gode del contributo dei massimi esperti italiani sul tema.
FRUIZIONE ed ECM
Il corso è disponibile in modalità sincrona su Zoom, e in modalità asincrona fruendo delle registrazioni in area riservata, rese disponibili dopo le dirette.
Iscrivendosi, ciascun partecipante riceverà il link Zoom della diretta e avrà la possibilità (non obbligatoria) di partecipare alla diretta, con l'occasione di apprendere in maniera più interattiva, confrontandosi con i docenti.
Nei giorni successivi alle dirette, ciascun partecipante troverà all'interno della sua area riservata le registrazioni delle lezioni.
L'intero Master rilascia 100 ECM e la Certificazione della formazione, suddivisi in due accreditamenti da 50 ECM per modulo.
Il test ECM del modulo A sarà disponibile a partire da giugno 2025 e sarà compilabile entro il 31 Dicembre 2025.
Il test ECM del modulo B sarà invece reso disponibile da novembre 2025, in modo tale da dare il tempo necessario per la sua compilazione entro il 31 Dicembre 2025, chiusura del triennio ecm 2023-2025.
I due moduli sono indipendenti, per cui è anche possibile acquistare solo il modulo A o solo il modulo B.
PROGRAMMA
MODULO A (56 ore)
LA TERAPIA DI COPPIA NELL'OTTICA SISTEMICO-RELAZIONALE con Paola Covini, Laura Fino, Alberto Penna e Dante Ghezzi
Ven 14 marzo 2025, h. 9-13 | Paola Covini
Sab 15 marzo 2025, h. 9-13 | Laura Fino
Ven 4 aprile 2025, h. 9-13 | Alberto Penna
Sab 5 aprile 2025, h. 9-13 | Dante Ghezzi
TECNICHE ATTIVE CON LE COPPIE con Umberta Telfener
Ven 11 e Sab 12 aprile 2025, h. 9-13
IL TERZO NELLA RELAZIONE DI COPPIA con Anna Mascellani
Ven 9 e Sab 10 maggio 2025, h. 9-13
LA CONSULENZA SESSUALE IN TERAPIA DI COPPIA con Rossano Bisciglia
Ven 23 e Sab 24 maggio 2025, h. 9-13
LA CONSULTAZIONE DI COPPIA: SEPARAZIONE E GESTIONE DEL DENARO con Valeria Fassi
Ven 6 e Sab 7 giugno 2025, h. 9-13
L'APPROCCIO CORPOREO NELLA TERAPIA DI COPPIA con Maria Puliatti
Ven 13 e Ven 27 giugno 2025, h. 9-13
MODULO B (48 ore)
LA COPPIA GENITORIALE NELLA TERAPIA DI COPPIA con Romina Coin
Ven 19 e Sab 20 settembre 2025, h. 9-13
IL DUOGRAMMA®️ IN TERAPIA DI COPPIA con Teresa Arcelloni e Gloria Ferrero
Vem 3 e Sab 4 ottobre 2025, h. 9-13
COPPIE CHE NON SI LASCIANO MAI con Monica Micheli e Angela Viscosi
Ven 17 e Sab 18 ottobre 2025, h. 9-13
SADISMO E MASOCHISMO NELLA COPPIA: DUE DINAMICHE OPPOSTE con Pietro Barbetta
Ven 7 e Sab 8 novembre 2025, h. 9-13
LA TERAPIA DI COPPIA IN CASI DI INFERTILITÀ E STERILITÀ con Raffaella Visigalli
Ven 21 e Sab 22 novembre 2025, h. 9-13
LA TERAPIA DI COPPIA CON LE COPPIE LESBICHE E GAY con Nicola Carone
Ven 5 e Sab 6 dicembre 2025, h. 9-13
In ottica relazionale la presa in carico delle coppie ha acquisito autonomia rispetto alla terapia familiare. In questo ambito, il corso che presentiamo intende affrontare gli interventi di cura nel disagio di coppia, sia attraverso una riflessione teorica, sia con la presentazione di casi clinici e di attivazioni.
Il modello proposto si colloca in una prospettiva trigenerazionale, in cui la dinamica attuale di coppia si aggancia alle storie individuali dei partner.
Verrà dedicata un'attenzione particolare agli aspetti corporei ed emotivi sia come lenti per la comprensione, sia come attivatori di cambiamento.
Cos’è una coppia? L’unione di persone in intimità che condividono una dimensione emotiva sessuale e sociale. La coppia non è altro che la parte visibile di un sistema più ampio fatto di giochi, regole e rituali.
Nel seminario esploreremo come intervenire in terapia attraverso le domande e le azioni (fare e far fare) che permettono di perturbare gli individui e le loro difficoltà, che permettono di costruire un’immagine concreta di ciò che funziona e di ciò che andrebbe raggiunto. Perché una coppia in crisi è come una bella scatola che però è vuota: un contenitore senza contenuti.
In questi tempi ipermoderni- così contaminati verbalmente e psicologicamente – le parole non sembrano avere un impatto forte in seduta. Diventa necessario fare e far fare, usare lo spazio e gli oggetti metaforici come strumenti di riflessione e di perturbazione.
Agire in seduta permette di passare contenuti e di introdurre differenze, di accedere alle emozioni e di organizzare ridefinizioni, di accedere ad un dominio consensuale condiviso.
La crisi di coppia comincia sempre dall’arresto evolutivo del patto di alleanza che è alla base dell’unione. I partner, generalmente, non se ne rendono conto, perché l’incastro profondo tra i due è inconsapevole; ciò che essi percepiscono, tuttavia, è che il malessere, la delusione e lo smarrimento cominciano ad occupare sempre di più lo spazio di coppia, che dovrà darsi il modo e il tempo di riconoscere e affrontare la crisi. Se ciò non avviene il rischio di coinvolgere un terzo in una triangolazione negativa aumenta notevolmente, dando origine a diverse forme di tradimento, più o meno gravi, più o meno deflagranti. In sintesi, ogni volta che il coinvolgimento di un terzo invade lo spazio del noi, dell’intimità e complicità di coppia e quindi della sua matrice identitaria, possiamo già parlare di tradimento, anche se inconsapevole da parte di colui o colei che lo mette in atto.
È molto frequente che la richiesta di terapia di coppia arrivi a seguito della scoperta di una relazione extra-coniugale. L’amante, una volta scoperto, produce una delle ferite più dolorose per il partner tradito perché infrange l’intimità di coppia, distruggendo in un attimo uno degli elementi essenziali del legame sentimentale, la fiducia. Il partner traditore, dal canto suo, è spesso in preda a profondi sensi di colpa.
Non sempre la coppia riesce a superare la profonda rottura provocata da una relazione extra-coniugale. L’esistenza di un’amante nella storia dell’intimità di coppia produce una cicatrice che resterà per sempre sensibile. Tuttavia, anche in questo caso, quando ci sono solidi sentimenti di affetto e la relazione coniugale è sufficientemente soddisfacente e stabile su aspetti fondamentali, è comunque possibile utilizzare la crisi come occasione per ricostruire nel tempo una intimità più profonda e per lo sviluppo di nuove capacità relazionali di sostegno reciproco.
Nel seminario verranno presentati i diversi tipi di tradimento che possono verificarsi all’interno di una relazione di coppia e le modalità di intervento secondo l’approccio terapeutico intergenerazionale.
La consulenza sessuale nella terapia di coppia riveste un ruolo cruciale nell'affrontare le sfide connesse alla sfera sessuale all'interno di una relazione. Focalizzandosi sull'analisi delle dinamiche relazionali, delle reciproche aspettative e delle modalità di comunicazione che possono contribuire a difficoltà sessuali, gli interventi terapeutici mirano al potenziamento dell’ascolto e della comprensione reciproca. L'obiettivo è promuovere una comunicazione aperta e facilitare la crescita sia dell'intimità emotiva che fisica. Risulta essenziale che la coppia riconosca l'importanza di considerare la sessualità come parte integrante della salute complessiva della relazione e si impegni responsabilmente in un percorso finalizzato a promuovere il benessere globale, includendo appunto la sfera sessuale.
TECNICHE DI CONSULTAZIONE DI COPPIA NELL’INDECISIONE
Questo modulo si propone di trattare il tema dell’indecisione nella coppia quando è alle prese con la decisione di separarsi o rimanere insieme.
Come premessa vorrei mettere in evidenza alcune tecniche di conduzione dei colloqui di coppia, da un punto di vista sistemico relazionale, che possono essere utilizzate da qualunque operatore o psicoterapeuta abbia che fare con le coppie. Queste tecniche riguardano il problema dello spazio dato a entrambi, del tempo e delle tipologie di domande utili oppure dannose.
Nella mia esperienza di psicoterapeuta di coppia e mediatrice familiare mi è capitato spesso di avere a che fare con coppie dove l’indecisione non viene esplicitata in prima battuta, ma è un tema sotterraneo che rischia di non essere visto se non si presta attenzione a questa problematica. Infatti qualora ci sia una indecisione, che è di solito di uno solo dei membri della coppia, spesso non viene esplicitata.
Il rischio è di prolungare la consultazione oppure di iniziare una terapia che spesso rischia di non portare a risultati utili per i membri della coppia e crea molta sofferenza ad entrambi, soprattutto a chi non riesce a dare parole al problemi.
Il lavoro si propone di offrire ai partecipanti tecniche di conduzione dei colloqui per evidenziare, laddove ci sia, la problematica dell’indecisione, evitando il prolungamento di inutili sofferenze, anche per i figli che spesso sono presenti. Saranno mostrati esempi di consultazioni con esiti sia verso la ripresa e la terapia di coppia sia verso la separazione e la mediazione.
IL DENARO NELLA COPPIA IN TERAPIA. UNA LETTURA SISTEMICO RELAZIONALE
Ho iniziato ad occuparmi del tema del denaro nella coppia molti anni fa, quando ho iniziato a fare mediazione familiare. Pensavo fosse un capitolo separato delle problematiche familiari, ma in breve tempo mi sono accorta che l’attenzione a questo tema anche in terapia metteva in evidenza una complessità inaspettata.
Dopo molti anni che me ne occupo, sembra abbastanza consolidata l’idea che nelle separazioni questo tema è molto rilevante. A volte i membri della coppia vogliono essere risarciti con il denaro quando non possono più essere risarcita dalla ferita d’amore.
Lo scopo di questo intervento è mettere in evidenza per gli psicoterapeuti come il tema delle relazioni economiche sia importante anche per chi non si occupa di denaro come contenuto dei colloqui.
Oltre al rilevante significato simbolico che il denaro e le proprietà hanno nella vita delle persone e delle famiglie, è molto importante vedere anche l’aspetto relazionale che la lettura sistemica ci consente di vedere.
Il corpo dei pazienti racconta una storia, fatta di esperienze che nel tempo sono diventate tendenze procedurali, posture.
Quando due partner si incontrano sono i loro corpi che si parlano, che entrano in conflitto, si feriscono e si confermano i copioni dell’attaccamento. Quando le esperienze di attaccamento dell’infanzia non sono elaborate, possono essere riattivate involontariamente dal partner favorendo un conflitto nella coppia, che in realtà si gioca nel passato di entrambi i partners (triangoli relazionali).
Lavorare sul corpo significa riportare l’attenzione a quello che accade, nella dinamica di coppia, al momento presente per favorire la consapevolezza somatica e la regolazione dei trigger attivati dai copioni relazionali.
Attraverso interventi somatici come la regolazione emotiva, l’utilizzo della mindfulness, l’utilizzo del video feedback body oriented, lo sviluppo della self compassion e della compassione relazionale, l’attenzione sarà focalizzata sul trasformare le barriere all’intimità.
In questo webinar vedremo come lavorare sugli ostacoli all’intimità:
- Identificando i trigger del copione primario
- Insegnando la titolarità della propria reattività attraverso la differenziazione e l’autoregolazione delle proprie emozioni
- Favorendo una Comunicazione basata sulla richiesta dei bisogni del non del giudizio
- Favorendo la riparazione delle esperienze mancanti
- Training di addestramento positivo
- Promuovendo la costruzione dell’intimità e della connessione emotiva.
Dopo la presentazione dei principali elementi teorici e metodologici del modello di intervento in Psicoanalisi della Relazione di Coppia, si approfondirà il tema della genitorialità all’interno del processo di vita dei due partner e della coppia.
La riflessione clinica sulla coppia si concentrerà sulla dimensione genitoriale in quanto oggetto specifico della richiesta di aiuto, ma anche in quanto aspetto che entra nella terapia in modo contingente e funzionale alle problematiche di coppia.
Gli interventi si propongono di illustrare le basi teoriche e metodologiche del Duogramma®, uno strumento innovativo per il lavoro clinico in psicoterapia. Pensato inizialmente per la formazione del terapeuta e il lavoro sul sé del professionista, è stato sviluppato nel tempo come strumento utile sia in terapia individuale che di coppia. Il Duogramma® è una tappa importante nella metodologia clinica per chi si vuole addentrare nella dinamica delle relazioni di coppia e la sua applicazione richiede un importante lavoro di riflessione sul proprio agire terapeutico e la personale idea di relazione di coppia.
Nelle separazioni altamente conflittuali tra due genitori, i figli sentono di vivere invisibili in una terra di fuochi incrociati che lascia tutti sconfitti. La genitorialità è gravemente compromessa dal conflitto di coppia, che pervade tutto lo spazio. È necessario curare le relazioni ferite, e spesso interrotte, tra genitori e figli, perché la dimensione relazionale della coppia possa retrocedere sullo sfondo e lasciare spazio alla funzione genitoriale. Gli operatori che si trovano a contatto con queste situazioni sono spesso presi da forti emozioni di campo e a volte faticano a mantenere la giusta distanza.
Verrà presentata l’esperienza del Centro clinico L'Arcolaio nel delicato, quanto faticoso, lavoro in questo tipo di situazioni, attraverso l’utilizzo di strumenti analogici che rendano più visibili aspetti emotivi celati da schemi relazionali spesso rigidi e ripetitivi.
Il seminario intende raggiungere i seguenti obiettivi:
1. Sensibilizzare alle caratteristiche relative al lavoro clinico con le coppie ad alta conflittualità
2. Focalizzare l’attenzione sul disagio dei figli all’interno di queste situazioni
3. Favorire la conoscenza di strumenti di lavoro specifici
Temi trattati:
• Definizione dell’alta conflittualità e diagnosi differenziale rispetto alla violenza
• Criteri diagnostici/prognostici di gravità
• Obiettivi del trattamento degli adulti
• Obiettivi del trattamento dei figli
• Bambini che rifiutano di vedere un genitore, caratteristiche e modalità di lavoro
• Separazioni conflittuali e contesto giudiziario
• Il lavoro di rete
• L’equipe clinica: le emozioni e le risorse
• Strumenti operativi di intervento
Metodologia:
Il seminario avrà una parte teorica introduttiva sul tema della giornata e una parte di discussione di casi clinici sui quali si articolerà una riflessione di gruppo. Verrà presentato materiale audiovisivo.
Da tempo la categoria “sadomasochismo” è entrata in crisi nel pensiero psicologico e psicoanalitico. Come ha osservato Gilles Deleuze, nell’introduzione all’edizione francese della Venere in pelliccia di Leopold von Sacher-Masoch, sadismo e masochismo sono atteggiamenti profondamente diversi. Nelle Centoventi giornate di Sodoma, del Marchese De Sade, un gruppo di libertini sequestra in un castello persone innocenti e ne fa scempio. Secondo Maurice Blanchot, il sadismo è rottura radicale del legame sociale, si fonda sulla solitudine assoluta. In questo senso la pratica sadica è de-sessualizzata, priva di ogni spunto erotico. Il fatto che il sadismo sia considerato una parafilia, o una perversione sessuale, è dunque un grave errore diagnostico, perché il godimento passa per la sofferenza dell’altro. Del tutto diversa è la condizione masochista, che non può darsi al di fuori del legame con l’altro. Questo legame è un legame di umiliazione, di prostrazione richiesta e voluta dentro la relazione masochista, che non prevede la distruzione dell’altro, ma un orientamento verso la soglia del dolore, che può spingersi in avanti, senza mai venire oltrepassata. In quanto tale, il masochismo appartiene alla famiglia delle perversioni sessuali insieme al feticismo e al voyeurismo. Le perversioni sessuali contemplano una relazione che sovverte la pratica sessuale classicamente concepita (la posizione del missionario) nel mantenimento del legame e del consenso delle parti nella relazione. In quanto tali, sadismo e pedofilia (che è una variante ancor più criminale del sadismo), sono da annoverare tra le sociopatie e non tra le parafilie (o perversioni). Queste premesse hanno un risvolto importante nella relazione di coppia (omo-etrosessuale) che analizzeremo durante l’incontro. Lettura consigliata Pietro Barbetta “Linguaggi senza senso” Meltemi. Capitoli 2 (Erolalia, elogio dello spazio) e 3. (Coprolalia, sporcare il linguaggio).
Il fenomeno dell’infertilità e della sterilità di coppia è in costante crescita in tutti i paesi industrializzati. In Italia, i dati1 pubblicati dal Ministero della Salute, rivelano che circa il 15% delle coppie italiane si confronta con un problema di infertilità.
L’esperienza di non riuscire a concepire un figlio e la comunicazione della diagnosi di infertilità e/o sterilità sono eventi traumatici che, con il tempo, possono portare ad una crisi di vita sia a livello individuale che relazionale nella coppia. L’altalena di emozioni che entra in gioco, se non gestita con efficacia, rischia di compromettere il legame, invece di rafforzarlo. Non solo, la scelta di affidarsi alla medicina e alla scienza può risultare difficile da maturare e, anche quando si decide di intraprendere un trattamento di riproduzione medicalmente assistita (nota come PMA), il percorso è spesso faticoso e non sempre risolutivo del problema.
Come stabilito dalle Linee guida del 2015 – pubblicate ad integrazione della legge 40 del 2004 –le coppie hanno il diritto di ottenere un adeguato supporto psicologico in tutte le fasi del percorso psicologico di fecondazione assistita. Il supporto psicologico è quindi un’opportunità che aiuta le coppie ad affrontare con più risorse questo momento delicato del loro ciclo di vita ed evita la compromissione del rapporto, riducendo le probabilità di sviluppare malessere psichico; inoltre, preserva la qualità del legame e aumenta la possibilità di fare scelte più consapevoli e funzionali in base ai bisogni e alla storia della coppia.
Il seminario illustra gli aspetti rilevanti per la consultazione e la terapia di coppia con persone lesbiche e gay. A partire da una prospettiva che intreccia costrutti psicodinamici (tra cui, incastro inconscio e attaccamento romantico) con la teoria del minority stress, viene esaminato il processo di formazione del legame di coppia, anche alla luce di specifici stressor legati alla propria identità sessuale minoritized che ne possono minare la stabilità. Utilizzando materiale clinico, il seminario dedica anche un approfondimento alle trasformazioni identitarie che donne lesbiche e uomini gay attraversano durante la transizione alla genitorialità, nell’articolazione tra coscienza procreativa, stigma sessuale interiorizzato e desiderio di genitorialità, e a come tali aspetti possono influenzare le dinamiche della coppia romantica e genitoriale.
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