L'adolescente in terapia nell'epoca della fluidità

Convegno online

Referenza scientifica di ANGELO MORONI

22 ECM

(Senza obbligo di seguire la diretta. Gli ECM sono acquisibili attraverso la lettura del libro
Rotture Evolutive. Psicoanalisi dei breakdown e delle soluzioni difensive)

 

L’adolescenza è sempre stata vista come un’età problematica, portatrice di conflitti a volte violenti e difficilmente governabili. Raggiungere emotivamente l’adolescente per i terapeuti, gli Educatori, i caregiver in generale, è un’impresa non facile, in particolare se si tratta di giovani deprivati, col­locati in comunità o provenienti da famiglie multiproblematiche. Il Convegno invita a una ricerca che parta dalla necessità di uscire dai territori “clas­sici” della psicoanalisi, per avventurarsi in un territorio impervio e sconosciuto, “alla periferia dell’analizzabi­le”, ma ricco di aperture su nuovi scenari. In tale contesto la competenza psicoanalitica può essere spinta verso nuove declinazioni, verso nuove e più creative funzioni del setting. Questa esplorazione di frontiera ha rica­dute importanti sulla tecnica dell’analisi, non solo degli adolescenti. I relatori, tutti operatori che da anni si occupano in vari contesti di clinica dell’adolescenza, propongono qui le loro esperienze relative alle variazioni del setting per questo tipo di pazienti, ren­dendola fruibile, grazie ai numerosi esempi clinici, per tutti gli operatori che, specie nel­le strutture pubbliche, si trovano a fronteg­giare quella che appare oggi, soprattutto dopo il trauma collettivo della pandemia, come un’emergenza difficile e complessa. Nello stesso tempo è parso opportuno proporre anche le proble­matiche tecniche e teoriche che si incontra­no inoltrandosi in questi territori periferici e marginali, ma tali da costituire il futuro della psicoanalisi stessa.

 

Obiettivi didattici:

  • Segnalare le specificità del funzionamento psichico dell’adolescente: dal corpo alla capacità di simbolizzazione.

  • Comprendere l’importanza del concetto di “setting” per raggiungere emotivamente il paziente adolescente nei luoghi simbolico-affettivi in cui si trova.

  • Sottolineare il ruolo del setting e della necessità di una sua malleabilità e flessibilità nella cura dell’adolescente, soprattutto deprivato, proveniente da contesti multiproblematici o “deviante”.

 

Metodologia: presentazione scritta e condivisa, proiezione di foto, utilizzo di brevi video. 
 

PROGRAMMA

MODULO I - LE DIPENDENZE IN ADOLESCENZA
 

Camilla GiraudiLa dipendenza patologica: un artificio a servizio di un’illusione

Giancarlo Galli | L’abuso di sostanze in adolescenza: la paura del legame tra chiusura narcisistica e apertura relazionale

Mauro Croce Adolescenti in una società additiva: lo sviluppo delle addiction comportamentali

 

MODULO II - VARIETA' E GEOMETRIE DEL SETTING PSICOANALITICO INDIVIDUALE E GRUPPALE IN ADOLESCENZA

Angelo Moroni | Il Male in Adolescenza nell’epoca della fluidità

Alessandra CiceriL’impatto delle trasformazioni corporee sul processo di simbolizzazione in adolescenza

Silvio Ciappi | Trauma, comportamento antisociale e devianza minorile

Patrizia Maggi Violenza assistita e agìta: flussi di tenerezza e risveglio della speranza

 

MODULO III  - ESTENSIONI DEL METODO PSICOANALITICO NELLA CLINICA DELL'ADOLESCENTE DI OGGI

Alessandra Ciceri e Grégory SibeVariazioni sul setting. L’esperienza degli Ateliers Terapeutici all’Ospedale Diurno di Podensac (Francia) per adolescenti affetti da psicosi

Elio IppolitoEquilibri tra ruoli in comunità per adolescenti: una prospettiva interna

Simona Vincenzi Alla periferia dell'analizzabile. Esperienze cliniche con adolescenti deprivati

Angelo Moroni | Geometrie variabili del setting in adolescenza: dall'azione, al gioco, alla parola

Programma
Modulo
1
La dipendenza patologica: un artificio a servizio di un’illusione | Camilla Giraudi

Oggi incontriamo nella clinica molte forme di dipendenza patologica, che non si riconducono più unicamente alle ben note dipendenze da sostanza: ci confrontiamo spesso, infatti, con le cosiddette “dipendenze senza sostanza”, che spaziano tra molteplici forme di comportamenti compulsivi che da condotte comuni, subdolamente, possono prendere piede estesamente nella vita di una persona, fino a impedirne il suo svolgersi libero e sano. Queste situazioni complesse ci mettono di fronte a un paradosso della libertà, che se da una parte viene esibita da questi consumi o comportamenti nella convinzione di poterli padroneggiare, dall’altra viene perduta, facendo ritrovare le persone immobilizzate dalle spire di questi stessi comportamenti intossicanti. La pulsione che spinge verso queste dipendenze si scontra con la realtà e la difficoltà a tollerare la mancanza di controllo che abbiamo su di essa crea il paradosso per cui è proprio la dipendenza di cui la persona soffre a farle credere di bastare a se stessa, permettendo il permanere di un’illusione tanto utile per una quiete apparente nel mondo interno, quanto disfunzionale per un funzionamento sano.

La riflessione su questo tema ci permetterà di portare la nostra attenzione sulle dinamiche dello sviluppo psichico: dal suo esordio nel periodo fetale fino all’età adulta, passando per l’adolescenza in cui la realtà, con le proprie ineludibili richieste, impone di essere considerata, reclamando una strutturazione psichica nella direzione della ricerca di un equilibrio in cui l’accettazione di una dipendenza sana rappresenta un’importante chiave di volta.

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Docente
Camilla Giraudi
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
2
L’abuso di sostanze in adolescenza: la paura del legame tra chiusura narcisistica e apertura relazionale | Giancarlo Galli

L’intervento cercherà di mettere a fuoco le problematiche correlate all’abuso di sostanze in adolescenza. In particolare verranno esplorate le questioni inerenti il processo di soggettivazione: la difficile ricerca di nuovi equilibri, l’invisibile profonda solitudine, il bisogno e la paura del legame, l’estrema difficoltà di compartecipare relazioni d’aiuto, la gruppalità come straordinaria risorsa ma anche come rifugio e difesa dal cambiamento.

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Docente
Giancarlo Galli
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
3
Adolescenti in una società additiva: Lo sviluppo delle addiction comportamentali | Mauro Croce

Durante l'intervento del professor Croce si cercherà di dare risposte alle seguenti domande: Cosa si intende per “società additiva”? Quali sono le strategie utilizzate dal marketing nei confronti dei giovani e degli adolescenti nel “costruire” soggetti sensibili allo sviluppo di condotte di consumo ed additive? Cosa si intende per addiction senza sostanze? Quali sono le caratteristiche, le diverse tipologie ed i rischi?
Un approfondimento sarà poi portato al disturbo da gioco d’azzardo ed al mondo di internet nei suoi rischi e nelle sue specificità. Quali sono infine le caratteristiche di queste “nuove forme” di dipendenza che impongono di cambiare i tradizionali modelli di prevenzione e trattamento utilizzati nelle dipendenze da sostanze?

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Docente
Mauro Croce
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
4
Il Male in Adolescenza nell’epoca della fluidità | Angelo Moroni

Il tema dell’identità sembra essere oggi ineludibile, soprattutto se pensiamo alla manipolabilità odierna della (e delle) nostre identità all’interno dell’universo informatico in cui siamo immersi tutti i giorni. Un Io/Sé che sembrerebbe manifestarsi sempre più come “vita liquida” (Bauman, 2005), più come co-emergenza, che come in-dividualità separata e responsabile delle proprie scelte. Si tratta di fenomeni psichici che investono particolarmente le nuove patologie dell’integrazione del Sé in adolescenza, o le nuove “devianze” giovanili, sindromi che vanno ben oltre il tema del gender fluid. Di questi temi l’Autore tratta nel suo libro “Il Male in Adolescenza. Gruppo e setting nella cura psicoanalitica dell’adolescente delinquente” (Alpes, 2022). Il tema del setting in adolescenza, a cui è dedicata gran parte del libro, cardine su cui si costruisce la tecnica terapeutica, e quello della “fluidità” in Adolescenza, si intrecciano e sottolineano, oggi più che mai, il bisogno di una nuova sensibilità affettiva, nella cura dell’Adolescente contemporaneo. E’ cioè necessario oggigiorno costruire, soprattutto nei Servizi territoriali, un più profondo e ampio sguardo verso il ruolo del gruppo (della Comunità Terapeutica, e dei Servizi neuropsichiatrici territoriali, in particolare), come un setting che si dovrebbe definire “ontologico”: un setting cioè, che attraverso la promozione dell’esperienza emotiva del ragazzo, sappia curare le ferite di un Sé adolescenziale mandato sempre più alla deriva, in una sorta di lenta destrutturazione melanconica, all’interno degli attuali “non luoghi” sociali e virtuali. Fluidità e Setting socio-gruppale-ambientale intesi come presa in carico comunitaria, sono essenziali aggregatori ed enzimi per le spinte vitali seppellite e deformate nell’adolescente, soprattutto “deviante”, o appartenente a sistemi familiari e sociali sempre più disfunzionali.

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Docente
Angelo Moroni
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
5
L’impatto delle trasformazioni corporee sul processo di simbolizzazione in adolescenza | Alessandra Ciceri

L’adolescenza, tra le tappe evolutive, è caratterizzata da importanti aspetti trasformativi interni ed esterni, soggettivi e oggettivi. La pubertà, evento biologico che produce rapidi cambiamenti somatici, impone la riorganizzazione dell’economia psichica e implica una crisi del rapporto al proprio corpo, dell’immagine di Sé e della relazione all’Altro. L’adolescente è pervaso da un sentimento di estraneità di ciò che prima era noto e famigliare e si rende necessaria la costruzione di nuovi significati dell’esperienza soggettiva. La maturazione dell’apparato sessuale, accompagnata da stati di eccitamento, e la potenzialità orgasmica modificano il rapporto al principio di piacere e si può osservare una riaccensione pulsionale della situazione edipica. Ogni qualvolta le tensioni innescate dalle trasformazioni puberali eccedono le capacità rappresentative, l’adolescente può trovarsi solo e incapace di dare senso e parola a quanto gli sta accadendo e andare incontro ad una crisi che provoca un arresto del processo di sviluppo del Sé. Se è mancata l’esperienza di un contesto intersoggettivo primario in grado di fornire comprensione emotiva e rispecchiamento, gli adolescenti soffrono ma non sono in grado di riconoscere il proprio dolore e sono sfiduciati e diffidenti nell’incontro con l’altro. Modalità comunicative quali agiti, o comportamenti sintomatici possono costituire l'unica forma per esprimere le vicissitudini che transitano nella loro mente, sprovvista di quelle funzioni e di quei meccanismi propri a gestire l'intensa portata delle pulsioni, del marasma emotivo che li assale e dell'angoscia ad esso associata. E’ nell’accordo intersoggettivo con l’Altro che si sviluppa la mente e la possibilità di “pensare e individuarsi”. Se è mancata l’esperienza di riconoscere ed essere riconosciuti, la capacità di pensiero e di simbolizzazione sono invalidati per far posto all’atto, all’imperare di meccanismi di difesa primitivi, con la comparsa di una grave sofferenza e un arresto nel processo di crescita. Tra le manifestazioni più comuni che impattano il corpo: atti autolesionistici, disturbi del comportamento alimentare, abuso di alcol e droghe, comportamenti devianti, tentativi di suicidio, fino ad arrivare al corpo negato...

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Docente
Alessandra Ciceri
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
6
Trauma, comportamento antisociale e devianza minorile | Silvio Ciappi

Come si genera il comportamento antisociale? Quali sono le sue connessioni con una carenza di cure primarie e con il trauma? Scopo dell'intervento è valutare la complessa e intricata rete di connessione tra condizioni psicopatologiche, situazioni ambientali e sottoculturali che stanno dietro il disadattamento giovanile.

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Docente
Silvio Ciappi
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
7
Violenza assistita e agìta: flussi di tenerezza e risveglio della speranza | Patrizia Maggi

La storia familiare che è connotata da violenza domestica, che si esprime in forme diverse, dalla violenza fisica, a quella verbale, psicologica, sessuale, ed economica, spesso a danno di figure affettivamente significative, solitamente alla figura materna, espongono il minore a traumi e a solitudini, a risposte inadeguate di cura affettiva e relazionale, e che spesso esitano in età adolescenziale in irregolarita’ di comportamento, lesivo ed autolesivo, fino al reato.

La celebrazione del rito del processo penale minorile per il minore che ha commesso reato, ha un potente significato rieducativo , e puo’ rappresentare un potente antidoto al rito stesso della vilenza giocata dall’adolescente, un antidoto al dolore di cui la violenza ne e’ espressione.

E con la MAP, cioe’ Messa alla Prova, c’è la possibilità di aiutare la ripresa del percorso di crescita evolutiva dell’adolescente, interrotto col reato, attraverso azioni maturative e stabilizzanti

Il processo penale minorile e la Map, si configurano quindi, come modalità riorganizzative della speranza e non come modalità meramente sanzionatorie.

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Docente
Patrizia Maggi
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
8
Variazioni sul setting. L’esperienza degli Ateliers Terapeutici all’Ospedale Diurno di Podensac (Francia) per adolescenti affetti da psicosi | Alessandra Ciceri e Grégory Sibe

Il setting è inteso in psicoanalisi come quella serie di regole che permettono la creazione di uno spazio mentale condiviso che rende possibile una cura. Praticare la psicoanalisi in istituzione, nella cura di pazienti con grande sofferenza (autismo, psicosi), non significa riprodurre le condizioni per un trattamento classico. Occorre predisporre un setting in cui i diversi interventi terapeutici possano esercitare la loro azione efficace, proponendo il costituirsi di uno spazio scenico in cui ogni individuo possa giocare la propria soggettività. Ispirandosi alla “pratique à plusieurs”, nata negli anni 70 a Bruxelles in una istituzione per bambini affetti da autismo e psicosi, “Antenne 110”, l’equipe dell’Ospedale Diurno di Podensac propone una modalità di intervento rivolta a pazienti che si trovano in una situazione di chiusura quasi totale e nata dall’elaborazione clinica e teorica della posizione lacaniana secondo cui anche i bambini affetti da autismo possono comunicare. La presa in carico si organizza intorno alla nozione centrale di accoglienza, da pensare caso per caso, e l’intervento terapeutico si costruisce sulla base di una richiesta di aiuto, indirettamente espressa attraverso azioni parlanti da parte del paziente. L’obiettivo è trovare una modalità relazionale che possa alleviare la difficoltà di questi pazienti ad abitare lo spazio della cura condividendo la loro presenza con altre presenze e offrendo uno spazio sicuro che consenta di non sentirsi tropo invasi dall’angoscia o minacciati dalla presenza dell’Altro, per poter arrivare ad esprimersi. La presa in carico comincia dalla porta e finisce sulla porta. E’ la clinica del dettaglio, la messa in opera di un dispositivo di accoglienza, che non può ridursi al solo momento dell’atelier, che non è mai proposto tout court.

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Docente
Alessandra Ciceri
Gregory Sibe
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
9
Equilibri tra ruoli in comunità per adolescenti: una prospettiva interna | Elio Ippolito

La comunità residenziale per adolescenti richiede una convivenza forzata. Passare ore, compiere attività, lavorare nel quotidiano, porta a creare un legame, spesso non sincero a livello dialogico, ma sincero a livello emotivo. Questo legame diventa spazio di azione e scoperta, di condivisione. Il dott. Ippolito parlerà delle sue esperienze dirette vissute all’interno di diversi contesti residenziali dove spesso sperimentare il legame è ciò che insegna di più.

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Docente
Elio Ippolito
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
10
Alla periferia dell'analizzabile. Esperienze cliniche con adolescenti deprivati | Simona Vincenzi

Il seminario propone una riflessione in merito all’esperienza clinica con adolescenti deprivati. Si tratta di adolescenti che hanno subito gravi traumi in fasi precoci dell’infanzia. Ragazzi che non hanno potuto sperimentare la presenza di un oggetto contenitivo, di quella corrente di tenerezza che caratterizza in modo peculiare il rapporto primario. Pazienti, che al contrario, hanno sperimentato vissuti abbandonici, intrusivi, violenti e confusivi, rispetto ai quali hanno dovuto sviluppare delle barriere difensive.

Esperienze primarie che hanno determinato un funzionamento psichico caratterizzato da rigidità, coazione a ripetere, identificazione con il trauma, tendenza all’agito e incapacità a rappresentare, con un conseguente blocco nel processo di soggettivazione.

Il seminario si pone quindi l’obiettivo di riflettere sulle modalità cliniche necessarie a permettere la costruzione di una rappresentabilità psichica della sofferenza di questi giovani pazienti, in modo da riattivare una corrente di tenerezza e speranza in grado di favorire un processo di trasformazione, riconoscimento e soggettivazione.

In particolare verrà approfondita, anche con l’ausilio di materiale clinico, l’esperienza del “Gruppo clinico sull’adolescenza”, operante dal 2005 all’interno del Centro Milanese di Psicoanalisi, che si occupa di ricerca teorico clinica sulle variazioni della tecnica necessarie per la cura di ragazzi gravemente traumatizzati.

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Docente
Simona Vincenzi
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
11
Geometrie variabili del setting in adolescenza: dall'azione, al gioco, alla parola | Angelo Moroni
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Docente
Angelo Moroni
Durata Modulo
2h 00m
Docenti
Angelo Moroni
Psicoanalista
Psicologo, psicoterapeuta, psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana (SPI) e dell’International Psychoanalytical Association (IPA). E’ Socio fondatore del Centro Psicoanalitico di Pavia (SPI). Svolge la libera professione a Pavia e attività di supervisione in Comunità psichiatriche per… continua
Camilla Giraudi
Psicoanalista
Psicoanalista della Società Psicoanalitica Italiana e dell’International Psychoanalytic Association, specialista in Psicologia Clinica, psicologa e psicoterapeuta. Lavora privatamente a Milano con adulti e adolescenti. Oltre alla pratica clinica, attualmente si interessa degli intrecci tra il… continua
Giancarlo Galli
Psicoanalista
Giancarlo Galli è psicoterapeuta e psicoanalista SPI/IPA. Svolge attività come psicoanalista di adolescenti e adulti e si occupa di formazione e supervisione clinica È attualmente responsabile del Servizio Clinico Adulti (CCTP, Centro di Consultazione e Terapie Psicoanalitiche) del Centro "Cesare… continua
Mauro Croce
Psicologo/a
Psicologo, psicoterapeuta e criminologo ha lavorato nei servizi pubblici  per le dipendenze, ha fatto parte della Consulta degli operatori ed esperti tossicodipendenze del Ministero Solidarietà Sociale ed è stato formatore  in Algeria conto del Consiglio d’Europa.  Attualmente è prof… continua
Alessandra Ciceri
Psicologo/a
Psicologa e psicoterapeuta a orientamento psicoanalitico, vive in Francia, a Bordeaux, dove svolge la libera professione e lavora presso il Centro Medico Psicologico CMPEA del Polo di Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Centre Hospitalier di Cadillac. Oltre alla pubblicazione di… continua
Silvio Ciappi
Psicologo/a
Laureato in Giurisprudenza a Siena in filosofia del diritto e poi in Psicologia a Roma, si è specializzato successivamente in criminologia clinica, psichiatria forense e psicoterapia a Chieti, Genova e Roma.Ha condotto studi e ricerche all'estero (al Department of Criminal Justice and Criminology… continua
Patrizia Maggi
Psicologo/a
Laureata in filosofia indirizzo psicologico e Specializzata in psicologia all’Università degli Studi di Pavia. E' stata Dirigente Psicologa presso il Consultorio Familiare. In ambito consultoriale ha svolto tutte le funzioni consultoriali di base, di Prevenzione e Cura rivolte a minori, adulti,… continua
Gregory Sibe
Educatore professionale
Educatore professionale, lavora presso l’Ospedale Diurno per Adolescenti di Podensac e presso il Centro di Attività Terapeutiche a Tempo Parziale CATTP “A petit pas” del Polo di Psichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza del Centre Hospitalier di Cadillac.
Elio Ippolito
Altro
Nato a Pavia nel 1981, frequenta l'università conseguendo la laurea triennale in Filosofia e Scienze Sociali con una tesi sul tema della metropoli nel panorama di inizio ‘900, in ambito di filosofia estetica e geofilosofia. Consegue poi la laurea magistrale in Teorie e Scienze Filosofiche… continua
Simona Vincenzi
Psicologo/a
Psicologa, Psicoterapeuta di adolescenti e adulti, candidata alla Società Psicoanalitica Italiana.
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