Spiegare la morte ai bambini

Con Katrin Di Lorenzo. 

Parlare di lutto ai bambini, aiutarli ad elaborare quanto accaduto ha caratteristiche completamente diverse rispetto al farlo con adolescenti o adulti. Il funzionamento emotivo e cognitivo del bambino è ancora immaturo ed è fondamentale tenerlo  presente, per non creare terreno fertile al possibile sviluppo di pensieri e azioni disfunzionale che potrebbero diventare prodromi di aspetti psicopatologici.

Con Marina Bozzano.

L’adolescenza, con le sue trasformazioni emotive, psicologiche e fisiche, rappresenta una delle fasi più critiche nella vita di un individuo. Come affrontare la morte di una persona cara, di un famigliare, di un amico, di un fratello …? È un’esperienza difficile e dolorosa, in cui l’adolescente vive un senso di irrealtà, incredulità, uno stato di shock. Ed ecco, le emozioni emergere, spesso in modo mascherato: rabbia, in primis, poi tristezza, impotenza e spesso tanto senso di colpa fino a possibili dinamiche suicidali. E’ nostra responsabilità di professionisti, di adulti e genitori, permettere loro di esprimere queste emozioni, prima che adottino comportamenti disfunzionali.In questo nostro percorso, dopo un accenno neuropsicologico relativo al funzionamento del cervello e della mente adolescenziale, il nostro focus attentivo verterà sul lutto complicato e non complicato, all’elaborazione dello stesso e, attraverso la letteratura esistente, verranno trattati i principali strumenti per accompagnare i ragazzi, in questo tragico momento.

Con Aniello Crescenzi.

I bambini spesso, soprattutto quando si trovano ad affrontare situazioni complesse come un lutto, fanno molta fatica ad esprimere le proprie emozioni attraverso il linguaggio.
In questi momenti difficili può essere molto utile avvalersi di strumenti che utilizzano il disegno, il gioco o il racconto di storie e fiabe.

La fiaba in particolare, proprio per il suo carattere simbolico e metaforico, può diventare un modo alternativo per interpretare la realtà e per dare un nuovo senso alle sue esperienze.
Il riferimento non diretto a sé ma l’analogia con la sua storia, gli permette di entrare in contatto con il suo mondo interno e con i conflitti che sta vivendo: lavorare ad esempio sui ruoli dei personaggi della fiaba può aiutare il bambino ad integrare parti dissociate della sua mente; è come se, attraverso i vari personaggi, il bambino potesse esprimere varie parti o aspetti di Sé e del proprio mondo interno.
L’incontro si propone nella prima parte, attraverso l’utilizzo di un linguaggio prettamente psicoanalitico, di analizzare gli elementi della fiaba che si prestano al lavoro di rielaborazione con il bambino.
Nella seconda parte l’attenzione viene posta su vari strumenti che, attraverso diversi utilizzi della fiaba (lettura di fiabe, tecnica della fiabaterapia, tecnica della fiabazione, completamento di storie), possono aiutare il bambino ad affrontare la drammatica esperienza del lutto.

Con Maria Sole Pipino.

L'albo illustrato diventa alleato in stanza di terapia con i più piccoli e ci accompagna, con delicatezza, laddove il linguaggio verbale non sempre riesce ad accedere. Ci permette di osservare vissuti complessi e dolorosi, come la morte, dalla giusta distanza di sicurezza attraverso quel linguaggio che è proprio dei bambini: quello non verbale, delle immagini, dei colori, delle metafore. 

Con Maria Angela Geraci.

La Play Therapy Cognitivo-Comportamentale è un approccio di psicoterapia per l’età evolutiva, rivolta ai bambini, anche prescolari, e ai loro genitori. Nello specifico, punta al coinvolgimento diretto del bambino nel processo terapeutico e integra  gli interventi cognitivi e comportamentali attraverso l’uso della terapia di gioco. Il tema della morte, nella Play Therapy Cognitivo-Comportamentale, è un "presenting problem" che verrà valutato e concettualizzato,  tenendo conto dei fattori individuali, ambientali e relazionali del bambino. L'incontro punterà ad analizzare le risposte comportamentali tipiche dei bambini nei confronti della morte e  come i genitori possono rispondere per modellare comportamenti più adattivi per una corretta elaborazione del lutto. Presenterà le linee guida per progettare un intervento, tenendo conto delle fasi della terapia e degli obiettivi specifici. Nello specifico gli obiettivi terapeutici saranno finalizzati alla promozione di risposte di coping più adattive e alla  costruzione dei ricordi, fondamentali per una corretta accettazione ed elaborazione del lutto.