SINAPSI: Dalle neuroscienze alla pratica clinica

SINAPSI. Dalle neuroscienze alla pratica clinica

Meeting Online


Venerdì 30 Maggio e Sabato 31 Maggio 2025
h. 9.30 - 17.00


10 ECM

 


Le recenti scoperte neuroscientifiche stanno ridefinendo la comprensione dei processi psicologici e il loro impatto sulla pratica clinica. Questo convegno esplorerà l'integrazione tra neuroscienze e psicoterapia, approfondendo temi cruciali come il ruolo dei neuroni specchio nella relazione terapeutica, la teoria polivagale e la regolazione emotiva, nonché il rapporto tra il ciclo sonno-veglia e la salute mentale. Verranno inoltre analizzati i correlati neurobiologici della depressione, dell'autismo, del disturbo ossessivo-compulsivo, e verranno esplorati gli effetti della gravidanza e della maternità sul cervello (il cosiddetto Mommy Brain). Un'opportunità per professionisti della salute mentale di aggiornarsi sulle connessioni tra cervello, mente e terapia, favorendo un approccio sempre più basato sulle evidenze scientifiche. 

 

Obiettivi formativi

  • Esplorare l'integrazione tra neuroscienze e psicoterapia clinica: Analizzare come le scoperte neuroscientifiche recenti possano arricchire la comprensione dei processi psicologici e migliorare le pratiche terapeutiche, con un focus sui benefici della ricerca neuroscientifica applicata alla clinica. 

  • Approfondire i meccanismi neurobiologici dei disturbi psicologici: Esaminare i correlati neurobiologici della depressione, dell'autismo, dei disturbi di personalità e di altre condizioni psicologiche, con l’obiettivo di favorire interventi terapeutici più mirati e personalizzati. 

  • Esplorare il ruolo dei neuroni specchio e della teoria polivagale nella relazione terapeutica: Discutere come questi concetti neuroscientifici influenzano la comunicazione e la regolazione emotiva tra terapeuta e paziente, migliorando la qualità della relazione terapeutica. 

  • Analizzare l'impatto del sonno e della veglia sulla salute mentale: Approfondire la connessione tra i cicli sonno-veglia e il benessere psicologico, con particolare attenzione agli effetti di questi processi sul trattamento di disturbi psichici. 

  • Esplorare gli effetti della gravidanza e della maternità sul cervello (Mommy Brain): Discutere le evidenze neuroscientifiche riguardanti i cambiamenti cerebrali associati alla gravidanza e alla maternità, e come questi possano influenzare la salute mentale delle donne. 

     

Programma


Prima giornata | Venerdì 30 Maggio 2025

9.30 - 11.00 | Mente e cervello: quale relazione e quali implicazioni per la psicoterapia?
- Docente: Barbara Basile 

11.00 - 12.30 | I neuroni specchio e la pratica clinica - Docente: Leonardo Fogassi 

14.00 - 15.30 | Il Disturbo Ossessivo Compusivo: nuovi modelli e cure innovative
- Docente: Stefano Pallanti 

15.30 - 17.00 | Sonno e salute fisica e mentale: il ruolo della psicologia nella prevenzione e nel trattamento dei problemi di sonno - Docente: Nicola Cellini
 

 

Seconda giornata | Sabato 31 maggio 2025

9.30 - 11.00 | Neuroscienze, depressione e possibili percorsi terapeutici 
- Docente: Luigi Janiri

11.00 - 12.30 | Neuroscienze, autismo e interventi evidence-based 
- Docente: Maddalena Fabbri Destro 

14.00 - 15.30 | La Teoria Polivagale e la psicoterapia della connessione e dell'Intimacy
- Docente: Vincenzo Caretti 

15.30 - 17.00 | In via di definizione

 


Destinatari

Il corso è rivolto a tutte le professioni sanitarie.

Programma
Modulo
1
Mente e cervello: quale relazione e quali implicazioni per la psicoterapia?

Lo scopo delle neuroscienze cognitive è di “indagare il substrato neuronale dei processi mentali” (Kandell 1998). Questa definizione presuppone che alla base delle neuroscienze vi sia una relazione tra stati mentali (i.e., cognizione, emozione) e attività cerebrale. Le tecniche utilizzate all’interno dell’ambito delle neuroscienze (i.e., elettroencefalogramma, risonanza magnetica, tomografia a emissione di positroni, tomografia computerizzata a emissione di fotoni singoli, etc.) consentono proprio di studiare a cosa corrispondono i processi cognitivi ed emotivi ad un livello neuronale sottostante. In ambito scientifico, questa analisi è possibile grazie alla manipolazione degli stati mentali degli individui che, venendo confrontati con diverse condizioni (es. stimoli, compiti, trattamenti clinici o farmacologici differenti), permette di rilevare un cambiamento nello stato mentale corrispondente a ciascuna delle diverse manipolazioni, avendo un impatto che, secondo le ipotesi inizialmente delineate, dovrebbe essere selettivo  e confinato a specifici parametri biologici e neuronali sottostanti.  

Ad esempio, nella comprensione della risposta emotiva ad un volto con una certa espressione facciale, potremmo tranquillamente osservare come (nella maggioranza di persone) l’esposizione allo stimolo “volto”, comporti, ad un livello di spiegazione più microscopico, l’apertura dei canali ionici nella corteccia visiva (V1), che consente ai neuroni di attivare dei potenziali in termini di connessioni eccitatorie e inibitorie, risultando, ad un livello descrittivo superiore, in un’attivazione di questa area cerebrale. Oltre alla V1, si osservano delle attivazioni neuronali (con un timing leggermente posticipato) in altre aree del cervello (i.e., la corteccia V2, la corteccia temporale inferiore posteriore e anteriore e la corteccia orbito-frontale e il giro fusiforme), coinvolte nell’elaborazione percettiva ed emotiva dello stimolo. Si arriva poi ad un livello superiore più astratto, quello mentale, in cui, per descrivere sia il fenomeno di riconoscimento dell’espressione del viso, che la risposta emotiva soggettiva a quella specifica espressione, ci si deve necessariamente avvalere di un “vocabolario” psicologico. Quindi, grazie alle tecniche utilizzate nell’ambito delle neuroscienze, è possibile descrivere un fenomeno mentale, come il riconoscimento di un viso con una certa espressione emotiva, ad un livello “micro” (ie., biochimico, sinaptico, neuronale e a un livello di popolazioni neuronali) e a un livello “macro”, dove le spiegazioni ai livelli sottostanti sono utili, ma non sufficienti, nella comprensione del fenomeno a livello psicologico. è possibile anche dedurre che i vari livelli di spiegazione, micro e macro, dipendono l’uno dall’altro, ma senza una relazione causale tra i vari livelli. 

Un altro esempio più strettamente psicologico che spiega l’utilità del livello “micro” per comprendere concetti più astratti, riguarda l’esperienza emotiva del senso di colpa. In termini mentali (Mancini 2008) si è osservato che sono distinguibili emozioni di colpa diversi, uno altruistico - originato dalla sensazione di essere stati immeritatamente avvantaggiati rispetto ad un’altra persona, che, invece, è stata ingiustamente penalizzata - e uno deontologico - derivante dalla convinzione di aver trasgredito ad una propria norma etica. A partire dall’analisi a livello psicologico dei due stati emotivi, considerando valutazioni, credenze, alone emotivo specifico e tendenze all’agito coinvolti, è stato possibile testare se all’esperienza dei due tipi di colpa (indotti sperimentalmente) potessero corrispondere dei pattern neuronali specifici (Basile, Mancini, Macaluso et al., 2011). I risultati ottenuti nello studio fMRI, hanno in effetti mostrato una distinta attivazione cerebrale, permettendo quindi di comprovare l’ipotesi iniziale che i due vissuti di colpa fossero effettivamente degli stati emotivi distinti, non solo a livello astratto/macro, ma anche a livello neuronale/micro. Questo esempio è utile per comprendere come le neuroscienze siano di fondamentale utilità nel comprendere i fenomeni della mente, ma di come sia fondamentale organizzare e programmare delle ipotesi, e di conseguenza dei paradigmi sperimentali, che partendo da un’analisi il più accurata possibile del fenomeno mentale, possa poi consentire di porre al cervello (nei suoi vari livelli di analisi)” le domande giuste”! 

È noto come la psicoterapia consenta di influire profondamente sullo stato mentale di una persona, modificandone il sistema di credenze, lo stato emotivo e il comportamento. Coerentemente, se c'è un cambiamento nelle proprietà mentali sopravvenienti, si osserva una modificazione corrispondente nelle proprietà “micro” sottostanti, ovvero nei parametri strutturali e funzionali del cervello (Kandel, 1998). 

Una migliore comprensione di questi cambiamenti ha diversi vantaggi: 1) in primo luogo, avendo a mente delle ipotesi sul funzionamento di un certo fenomeno mentale (cognitivo o emotivo), consentirebbe di sottoporle a verifica e quindi di comprenderne l’essenza ad un livello più “micro”; 2) in secondo luogo, può fornire delle indicazioni sulle basi neurali coinvolte non solo nei processi mentali psicopatologici, ma anche nei processi di guarigione; 3) in terzo luogo, può fornire un mezzo oggettivo per monitorare il progresso e l'esito della psicoterapia in termini di riorganizzazione corticale; e ancora, 4) può provvedere delle informazioni sullo sviluppo di nuovi trattamenti, come ad esempio le terapie di neurofeedback e di stimolazione cerebrale (i.e., la stimolazione cerebrale profonda  o DBS, la stimolazione magnetica transcranica  o TMS,  la stimolazione transcranica a corrente continua o tDCS, etc.), che mirano a modulare direttamente l'attività cerebrale per alleviare alcuni sintomi della malattia mentale. Lo scopo del presente intervento prevede l’approfondimento dei contenuti qui accennati, nonchè l’analisi dei dati provenienti dagli studi neuroscientifici che ad oggi hanno indagato la relazione tra i processi mentali disfunzionali nei più comuni disturbi psichici e i corrispettivi cambiamenti cerebrali. 

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Docente
Barbara Basile
Durata Modulo
1h 30m
Modulo
2
Le proprietà cognitive del sistema motorio: Il meccanismo dei neuroni specchio e le sue applicazioni

Una serie di studi di tipo neuroanatomico, neurofisiologico e comportamentale eseguiti negli ultimi trent’anni ha chiaramente dimostrato che il sistema motorio corticale non è coinvolto solo nel controllo dell’esecuzione dei movimenti, ma ha un ruolo cruciale nella cognizione. Uno degli esempi più evidenti di questo concetto è rappresentato dalle proprietà del sistema specchio, che è costituito da neuroni motori che si attivano sia durante l’esecuzione di un atto finalizzato sia durante l’osservazione dello stesso atto eseguito da un altro individuo. Questa proprietà ha permesso di ipotizzare che il sistema specchio abbia un ruolo fondamentale nella comprensione del comportamento altrui e quindi sia implicato in vari aspetti della cognizione sociale quali la comprensione empatica, la comprensione delle intenzioni altrui e anche del linguaggio. 

Il sistema specchio, essendo basato sull’organizzazione motoria, presenta caratteristiche di plasticità, soprattutto in relazione ad abilità specifiche quali sport o danza. Tale plasticità entra in gioco in modo particolare nell’apprendimento per imitazione, basato sull’osservazione e riproduzione di atti nuovi svolti da un modello. Studi neurofisiologici sull’uomo hanno mostrato che l’apprendimento per imitazione è basato sull’attivazione del sistema specchio e della corteccia prefrontale. Su queste basi è stato proposto un trattamento riabilitativo, chiamato Action Observation Treatment (AOT), finalizzato a migliorare il controllo motorio in pazienti adulti con disturbi neurologici, quali Stroke e sindrome di Parkinson, e in pazienti pediatrici con paralisi cerebrale infantile. Tale trattamento si è rivelato efficace in tutte queste tipologie di pazienti e consente un recupero funzionale durante lo svolgimento di azioni della vita quotidiana. Inoltre il confronto tra attivazioni cerebrali ottenute durante compiti motori pre- e post-trattamento dimostrano cambiamenti plastici correlati ai miglioramenti funzionali. 

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Docente
Leonardo Fogassi
Durata Modulo
1h 30m
Modulo
3
Il Disturbo Ossessivo Compusivo: nuovi modelli e cure innovative

Il Disturbo OCD di recente è uscito dal capitolo dei disturbi d’ansia ed è classificato con altri disturbi compulsivi correlati nel DSM 5 ( APA, 2022), accanto ai Disturbi da Sostanze. Il modello attuale considera che lo sviluppo dei sintomi avvenga sulla base di una predisposizione familiare, ma anche come si è visto durante il Covid19, in correlazione con eventi infiammatori. Il modello generale secondo i Research Domain Criteria (NIMH, 2004) considera una alterazione della connettività con iperattività abnorme dai nuclei della base e dal talamo verso la corteccia frontale. La sua prevalenza lo colloca tra le prime cause di invalidità; l'insorgenza è spesso infanto-giovanile e nella donna nel post partum. Spesso associato ad altri disturbi dello spettro OCD ma anche Depressivi, Alimentari ed alle Dipendenze comportamentali e da sostanze. Le terapie includono, come prima linea CBT, farmaci in particolare SSRI, e di recente la Stimolazione Magnetica Transcranica Ripetitiva secondo tre diversi protocolli approvati dalla FDA che prevedono il coinvolgimento del paziente con esercizi mentali personalizzati. Grazie ai recenti sviluppi, che includono la cura degli aspetti infiammatori e con interventi terapeutici attivati precocemente, oggi la prognosi va migliorando poiché tali interventi, ben articolati, consentono di modificarne il decorso positivamente.

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Docente
Stefano Pallanti
Durata Modulo
1h 30m
Modulo
4
Sonno e salute fisica e mentale: il ruolo della psicologia nella prevenzione e nel trattamento dei problemi di sonno

Il sonno è una funzione biologica essenziale per la salute e il benessere biopsicosociale. Tuttavia, il suo corretto funzionamento è quotidianamente messo a rischio da cambiamenti personali, sociali, ambientali, con gravi ricadute sulla salute fisica e mentale sia a breve che a lungo termine. In questo intervento si parlerà dei fattori di rischio per il sonno, delle conseguenze psico-fisiologiche di un sonno di scarsa quantità e qualità, dei potenziali interventi preventivi e supportivi per dormire bene, e dell’importante ruolo che la psicologia può e deve rivestire anche nel mondo del sonno.  

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Docente
Nicola Cellini
Durata Modulo
1h 30m
Modulo
5
Neuroscienze e depressione

La depressione è associata a disfunzioni nei circuiti neurali della regolazione emotiva, coinvolgendo strutture come l’amigdala, la corteccia prefrontale e il sistema dopaminergico. Questo intervento esplorerà le più recenti scoperte neuroscientifiche sui meccanismi neurobiologici della depressione e le implicazioni per il trattamento, analizzando approcci terapeutici innovativi, dalla neuromodulazione alle strategie farmacologiche e psicoterapeutiche basate sulla plasticità cerebrale.

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Docente
Luigi Janiri
Durata Modulo
1h 30m
Modulo
6
Neuroscienze, Autismo e Interventi Evidence-Based

Negli ultimi decenni, le neuroscienze hanno offerto nuove chiavi di lettura sui meccanismi neurobiologici alla base dello sviluppo cerebrale, mettendo in evidenza l'importanza della plasticità cerebrale nei processi di apprendimento e adattamento. Il cervello umano nel suo sviluppo tipico è caratterizzato da una continua capacità di adattarsi all'ambiente. Tuttavia, nell'autismo, si osservano alterazioni neurobiologiche che influiscono su queste dinamiche. Oggi le conoscenze neuroscientifiche ci possano guidare verso l'applicazione di interventi evidence-based, evidenziando come la loro precocità e personalizzazione possano influenzare positivamente lo sviluppo del cervello, promuovendo cambiamenti significativi nelle capacità adattive dei soggetti con autismo.

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Docente
Maddalena Fabbri Destro
Durata Modulo
1h 30m
Modulo
7
La Teoria Polivagale e la psicoterapia della connessione e dell'Intimacy

La Teoria Polivagale (PVT) di Stephen Porges ha rivoluzionato la comprensione della regolazione emotiva e della risposta allo stress, evidenziando il ruolo del sistema nervoso autonomo (SNA) nella percezione della sicurezza e nella costruzione delle relazioni. In questo intervento, esplorerò le applicazioni cliniche della PVT in psicoterapia, con particolare attenzione ai traumi e alle memorie traumatiche intervenuti in età evolutiva e non mentalizzati. 

I principi fondamentali che guidano gli obiettivi terapeutici basati sulla PVT comprendono:1) la sicurezza, intesa come prerequisito per maturare l'autonomia nell’agency, per l'esplorazione del mondo, la collaborazione interpersonale e per il cambiamento; 2) l’ auto-regolazione della neurocezione, ovvero la capacità psicofisiologica dell’individuo di percepire e rispondere in modo efficace agli stimoli di sicurezza o minaccia; 3) la co-regolazione, il processo interpersonale che inerviene nella ricerca, gestione e mantenimento della relazione; 4) la connessione, sia come elemento chiave del bisogno biologico di intimità interpersonale, sia come capacità di riparare le rotture relazionali. 

Attraverso una prospettiva clinica integrata, polyvagal informed , che combina le neuroscienze con la psicoterapia, discuterò come questi principi possano essere di aiuto a stabilire strategie terapeutiche chiare ed efficaci per promuovere il recupero della sicurezza e della connessione, l’embodiment del paziente, nuove capacità interpersonali nell’Intimacy.

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Docente
Vincenzo Caretti
Durata Modulo
1h 30m
Modulo
8
In via di definizione
-
Durata Modulo
1h 30m
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ISCRIZIONI
Early Booking
10 crediti ECM
per tutte le professioni sanitarie
169,00 €
Se ti iscrivi entro il 11 Maggio 2025
*Scadenza acquisizione ECM:
31 Dic 2025
Full Ticket
10 crediti ECM
per tutte le professioni sanitarie
209,00 €
Se ti iscrivi dal 12 Maggio 2025 in poi
*Scadenza acquisizione ECM:
31 Dic 2025
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Attestato di partecipazione
Attestato ECM
Tutte le professioni sanitarie
Test a risposta multipla
5 tentativi possibili

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Gli accreditamenti relativi al 2022 sono scaduti, mentre per l'accreditamento 2023 la data di scadenza di un test ECM può essere verificata accedendo alla sua area riservata, sotto la voce "Scadenza acquisizione ECM" di fianco al titolo del corso/libro.

Entro 90 giorni a partire da questa data comunicheremo noi i dati dei partecipanti ad Agenas, che provvederà a comunicarli a Cogeaps.

Per test effettuati entro le scadenze del 2022, i crediti saranno successivamente acquisiti da Agenas/Cogeaps e varranno per l'anno 2022; se il quiz viene compilato entro le date indicate per il nuovo accreditamento 2023, i crediti varranno per il triennio 2023-2025.

Gli attestati ECM sono scaricabili fino alla data di scadenza ECM, e hanno valore di documento legale ufficiale che certificazione l’acquisizione dei crediti (anche in caso di controlli).

Per un corso con scadenza ECM 31/1/2024, per esempio, i crediti potranno essere visibili su Agenas (e poi Cogeaps) a partire dal 31/4/2024.

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Il corso richiede qualche giorno  lavorativo per essere correttamente caricato all’interno della sua area riservata, il tempo necessario per procedere con la verifica dell’effettiva ricezione del pagamento.

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Sia per corsi sia per libri:
sono disponibili 5 tentativi e fino alla scadenza indicata per la compilazione.

Vi sarà anche un questionario di valutazione da compilare.
Una volta completato, potrà scaricare direttamente dal sito il suo attestato ECM.

La comunicazione ad Agenas verrà effettuata entro i 90 giorni successivi alla data di scadenza del corso (indicata all’interno dell’area riservata, sotto la dicitura “Scadenza acquisizione ECM”).

Gli attestati sono scaricabili dalla sua area riservata, secondo questo percorso:  

Nome in alto a destra –> I miei corsi -> Vai al libro/corso  --> scorrere fino al tasto “completa il questionario di valutazione per scaricare l’attestato” 

Dopo aver completato il questionario di gradimento/valutazione, potrà scaricare il documento. 

Gli attestati ECM possono essere scaricati solo fino alla data di scadenza ECM.

Seguendo lo stesso percorso potrà anche scaricare l’attestato di frequenza (che salvo diverse specifiche non richiede il superamento di un quiz).

La fase di editing e montaggio dei video richiede alcuni giorni lavorativi. 

I crediti ECM sono validi per tutte le professioni sanitarie.

Purtroppo no: l’accesso a un quiz ECM sul Psicologia.io è vincolato all’acquisto di un prodotto (un libro o un corso) sul nostro portale.

Al momento non è possibile effettuare acquisti con carta docente.

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