promozione
29 posti disponibili in promozione

Psicologia perinatale. Temi fondamentali per la clinica

Meeting Online
 

con la referenza scientifica di 
ALESSANDRA BRAMANTE


30 ECM (senza necessità di seguire le dirette)

 

 

L’ambito perinatale è in assoluto l’area di lavoro in cui è imprescindibile la presenza di un team multidisciplinare altamente specializzato. Gli esperti devono imparare a parlare lo stesso linguaggio e a capire quello dell’altro per poter aiutare i nuovi genitori. Inoltre, sappiamo che la psichiatria perinatale è la sola disciplina psichiatrica ad avere responsabilità per due persone. Prima la mamma e il feto poi la mamma e il suo bambino. Quando aiutiamo una mamma che sta male aiutiamo anche uno o più bambini, una coppia, una famiglia e le future generazioni. È dunque indispensabile una formazione su temi fondamentali che in questo corso cerchiamo di illustrare grazie all’aiuto di esperti internazionali.

 

PROGRAMMA

 

Giorno 1

Valeria Brenna, "Paura del parto e tocofobia"

Alessandra Bramante, "DOC e pensieri di fare del male al bambino"

Arianna Di Florio, "Psicosi post partum"

Susanna Banti, "Depressione perinatale paterna"

Paolo Antonelli, "La Genitorialità LGBT+ tra aspetti clinici, sociali ed educativi"

 

Giorno 2

Lorella Faraoni, "Allattamento e farmaci"

Gloria Angeletti, "ADHD nel periodo peripartum"

Mauro Mauri, "Depressione perinatale"

Alessandra Bramante, "Suicidio e figlicidio materno"

Valeria Brenna, "Psicoterapia nel periodo perinatale"

 

Giorno 3

Enrica Beringheli, "La gravidanza protegge dalla violenza domestica? Violenza intrafamiliare e altri stress psicosociali in gravidanza e nel postpartum"

Sasha Damiani, "Violenza ostetrica e madre sacrificale: la condivisione social come strumento di empowerment"

Cesario Bellantuono, "La psicofarmacoterapia in gravidanza e allattamento al seno"

Laura Palagini, "Disturbi del sonno in perinatale"

Francesco Cuniberti, "I disturbi d’ansia in epoca perinatale" 

Programma
Modulo
1
Paura del parto e tocofobia

Una certa quota di paura del parto è rintracciabile in molte donne in gravidanza: se livelli lievi si manifestano in una preoccupazione adattiva, livelli eccessivi si configurano come un vero e proprio terrore e possono condurre a una grave sofferenza. Attraverso la disamina della letteratura scientifica, verranno proposte esplorazioni del concetto di paura del parto e degli approcci terapeutici a disposizione. 

-
Docente
Valeria Brenna
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
2
DOC e pensieri di fare del male al bambino
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Docente
Alessandra Bramante
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
3
Psicosi post partum
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Docente
Arianna Di Florio
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
4
Depressione perinatale paterna

La depressione perinatale (DPP) viene definita come un episodio di Depressione Maggiore non psicotico che si manifesta fino ad un anno di vita del bambino. E’ frequentemente descritta nelle madri, ma può manifestarsi anche nei padri: in accordo ad una recente metanalisi, la prevalenza mondiale della DPP è dell’8,75% nel I anno postpartum (Fao et al, 2020) con una maggiore rappresentazione del fenomeno tra il III ed il VI mese postpartum (25,6%) (Pulson and Bazemore, 2010). Non vi sono dei criteri stabiliti per diagnosticare la DPP, anche per la mancanza di adeguati strumenti di indagine che tengano conto delle differenze di genere. I fattori che influenzano la DPP possono essere classificati in 1) paterni: disoccupazione, scarso supporto sociale, eventi di vita negativi, stress percepito, difficoltà finanziarie, storia di patologia mentale; 2) materni: parità e depressione postpartum materna;
3) familiari: bassa soddisfazione coniugale. La DPP può associarsi ad ansia e può influenzare negativamente il padre, la relazione di coppia e lo sviluppo del bambino. Il trattamento include psicoterapia e farmacoterapia.

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Docente
Susanna Banti
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
5
La Genitorialità LGBT+ tra aspetti clinici, sociali ed educativi

L' intervento approfondirà le dinamiche e le relazioni in ambito psicologico della Genitorialità LGBT+, facendo particolare attenzione e riferimento alle esperienze cliniche, sociali ed educative in materia e alle ricerche scientifiche che stanno cercando di spiegarne i processi e le sfide.

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Docente
Paolo Antonelli
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
6
Allattamento e farmaci

L’allattamento oltre che un atto di nutrizione può anche essere definito come una scelta di salute, ovvero uno tra i comportamenti di prevenzione più importanti per la salute fisica e mentale della donna e del suo bambino, con ricadute a breve, medio e lungo termine (Davanzo 2015; ACOG 2018; Meek & Noble 2022). 

Nell’ambito dei molteplici effetti benefici dell’allattamento, una menzione particolare spetta all’effetto antagonista della depressione (WHO 2022; Ministero della Salute 2023a), frequente nel postpartum e spesso associata a molte delle condizioni di patologia mammaria in corso di lattazione (Shen 2023). Esiste infatti una plausibilità biologica dell’effetto positivo dell’allattamento nel modulare il disagio mentale, che si basa sull’effetto neuro-biologico degli ormoni della lattazione (ossitocina e prolattina), che facilitano il legame con il proprio bambino (bonding). Purtroppo, quando parliamo di farmaci e allattamento molto spesso assistiamo ancora a paure infondate che portano a non curare la madre o a farle sospendere l’allattamento per la paura infondata che il farmaco possa nuocere al bambino.

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Docente
Lorella Faraoni
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
7
ADHD nel periodo peripartum

L'ADHD rappresenta una sfida significativa per le donne durante il periodo perinatale. La presentazione esplora l'impatto dell'ADHD durante la gravidanza e il postpartum, evidenziando la persistenza dei sintomi e la necessità di un'adeguata gestione mediante piani di intervento perinatali. Vengono discussi gli approcci terapeutici, che includono sia terapie comportamentali che farmacologiche, con un'attenzione particolare alla sicurezza dei farmaci durante questi periodi critici. Si evidenzia anche l'importanza delle opzioni non farmacologiche, come la terapia cognitivo-comportamentale, e si sottolinea la necessità di ulteriori ricerche per adattare queste terapie al contesto perinatale. Infine, si enfatizza l'importanza della pianificazione familiare e della consulenza per le donne con ADHD, affrontando i rischi associati alla mancata gestione dei sintomi durante la gravidanza e il postpartum.
 

-
Docente
Gloria Angeletti
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
8
Depressione perinatale
-
Docente
Mauro Mauri
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
9
Suicidio e figlicidio materno
-
Docente
Alessandra Bramante
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
10
Psicoterapia nel periodo perinatale
-
Docente
Valeria Brenna
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
11
La gravidanza protegge dalla violenza domestica? Violenza intrafamiliare e altri stress psicosociali in gravidanza e nel postpartum

Un mito diffuso è che la gravidanza risulti in qualche modo protettiva nei confronti della violenza e dei maltrattamenti. Purtroppo la violenza non risparmia la donna neppure durante questa fase della vita, anzi può incominciare ad inasprirsi proprio in questo periodo (Amann Gainotti & Schiavulli, 2008). La gravidanza, pertanto, è stata riconosciuta come uno dei periodi più ad alto rischio per l’Intimate Partner Violence (Holden, 2003).

Anche l’esperienza del parto, oggi, è considerata una condizione potenzialmente traumatica, non solo se associata ad eventi oggettivamente traumatici, ma anche in quanto emotivamente attraversata da una forte carica di stress, dal timore del dolore fisico e da preoccupazioni per il nascituro (Di Blasio, Ionio, & Confalonieri, 2009; Garthus-Niegel, von Soest, Vollrath, & Eberhard-Gran, 2013). Numerosi studi hanno messo in luce anche gli effetti secondari dei vissuti traumatici materni sullo sviluppo del feto e sulla salute psicofisica del bambino. Inoltre, le donne che subiscono violenza in gravidanza hanno una probabilità nove volte più alta di sviluppare disturbi d’ansia, di subire ricoveri per problemi di salute mentale, primi tra tutti stati depressivi (Bailey 2010). Una “gravidanza violenta" deve essere considerata una «gravidanza a rischio» per la madre ed il bambino. 

I professionisti che assistono le donne in gravidanza e nel post partum devono saper riconoscere sintomi e segni riconducibili a episodi di violenza subita. 

 

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Docente
Enrica Beringheli
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
12
Violenza ostetrica e madre sacrificale: la condivisione social come strumento di empowerment

La violenza ostetrica ha un enorme impatto sulla salute mentale delle madri. È necessario un approccio multidisciplinare e scevro da ideologie per poter analizzare un problema sistemico e trasversale.
I social media hanno una rilevanza non trascurabile nel favorire una maggiore consapevolezza e discussione pubblica sull'argomento, attraverso la divulgazione, il mutuo sostegno e la diffusione di una narrazione realistica sulla maternità.

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Docente
Sasha Damiani
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
13
La psicofarmacoterapia in gravidanza e allattamento al seno

Il periodo perinatale è un periodo di rischio per l’insorgenza o la riacutizzazione di disturbi psichici, in particolare disturbi dell’umore e disturbi d’ansia. 
Le strategie terapeutiche disponibili per affrontare questi disturbi sono diverse: psicoterapiche, psico-educazionali, di supporto sociale e farmacologiche. 
E’ pertanto essenziale che in gravidanza e nel puerperio non sottovalutare una condizione di disagio emotivo, poiché sintomi quali tristezza, sconforto, tensione, ansietà, insonnia e stanchezza possono aggravarsi e trasformarsi in vere “malattie” che potrebbero compromettere non soltanto la salute della neomamma ma anche il decorso della gestazione, lo sviluppo del feto e la salute del neonato.  
È importante pertanto che anche gli psicologi clinici abbiamo informazioni affidabili sui dati di efficacia e sicurezza delle diverse terapie psicofarmacologiche prescritte nel trattamento dei disturbi psichici sia in gravidanza che nel post partum.
Una buona conoscenza di queste dati clinici rappresenta una garanzia per poter dare informazioni affidabili alle pazienti in carico sulla opportunità di intraprendere un percorso farmacologico, associato a quello psicoterapico. 
Una corretta valutazione dei rischi-benefici delle terapie psicofarmacologiche può di fatto facilitare l’impiego di strategie di trattamento integrate oltre che una proficua collaborazione tra professionisti di diversa estrazione. 

-
Docente
Cesario Bellantuono
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
14
Disturbi del sonno in perinatale
-
Docente
Laura Palagini
Durata Modulo
2h 00m
Modulo
15
I disturbi d’ansia in epoca perinatale

I disturbi d'ansia possono manifestarsi lungo l'intero arco della vita, compresa la gravidanza. Durante la gestazione, molte donne sperimentano sintomi ansiosi clinicamente significativi, con circa il 18% nel primo trimestre, il 19% nel secondo trimestre e il 25% nel terzo. Le diagnosi prenatali di un disturbo d'ansia sono leggermente inferiori, coinvolgendo circa il 15% delle donne che soddisfano completamente i criteri diagnostici. I disturbi d'ansia, con il disturbo d'ansia generalizzato come il più prevalente, così come l'ansia specifica della gravidanza, che è uno stato affettivo vissuto da una donna incinta e coinvolge preoccupazioni riguardanti la sua salute prenatale, il suo bambino, il parto e la futura genitorialità, risultano essere correlati a una maggiore incidenza di esiti avversi alla nascita, come ad esempio un maggior rischio di aborto spontaneo, una gestazione più breve e un parto prematuro. Inoltre, possono influire sulle condizioni di salute della madre durante la gravidanza e il post partum, aumentando ad esempio il rischio di sviluppare sintomi depressivi.
Storicamente, l'attenzione della comunità scientifica si è concentrata principalmente sulla depressione perinatale, trascurando spesso i sintomi ansiosi e i disturbi d'ansia in questa fase della vita della donna sia a livello scientifico che nelle indicazioni cliniche e terapeutiche. L'obiettivo di questa sessione è effettuare una ricognizione dello stato dell'arte attuale e delle prospettive future rispetto alla diagnosi e all'approccio terapeutico.

-
Docente
Francesco Cuniberti
Durata Modulo
2h 00m
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Gli accreditamenti relativi al 2022 sono scaduti, mentre per l'accreditamento 2023 la data di scadenza di un test ECM può essere verificata accedendo alla sua area riservata, sotto la voce "Scadenza acquisizione ECM" di fianco al titolo del corso/libro.

Entro 90 giorni a partire da questa data comunicheremo noi i dati dei partecipanti ad Agenas, che provvederà a comunicarli a Cogeaps.

Per test effettuati entro le scadenze del 2022, i crediti saranno successivamente acquisiti da Agenas/Cogeaps e varranno per l'anno 2022; se il quiz viene compilato entro le date indicate per il nuovo accreditamento 2023, i crediti varranno per il triennio 2023-2025.

Gli attestati ECM sono scaricabili fino alla data di scadenza ECM, e hanno valore di documento legale ufficiale che certificazione l’acquisizione dei crediti (anche in caso di controlli).

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Gli attestati ECM possono essere scaricati solo fino alla data di scadenza ECM.

Seguendo lo stesso percorso potrà anche scaricare l’attestato di frequenza (che salvo diverse specifiche non richiede il superamento di un quiz).

La fase di editing e montaggio dei video richiede alcuni giorni lavorativi. 

I crediti ECM sono validi per tutte le professioni sanitarie.

Purtroppo no: l’accesso a un quiz ECM sul Psicologia.io è vincolato all’acquisto di un prodotto (un libro o un corso) sul nostro portale.

Al momento non è possibile effettuare acquisti con carta docente.

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Per i corsi on demand (cioè che non prevedono dirette Zoom), le videoregistrazioni sono già disponibili sul sito.

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