IMETSPORT 2023 - International Meeting On Sports Psychology

Uno degli ambiti della psicologia dello sport è quello applicato alle società professionistiche o semi professionistiche che si occupano di sport di gruppo.

I numeri ci dicono che in Italia, rispetto allo sport individuale, lo sport di gruppo sembra aprirsi più lentamente rispetto all'utilizzo della figura dello psicologo e ciò ne limita l'ingaggio e l'operatività.

In questo intervento ci occuperemo, attraverso il racconto di esperienze sul campo, di approfondire i motivi alla base di tali criticità e di individuare delle modalità di progettare un intervento nei contesti che si occupano di giochi sportivi di gruppo di alto livello.

Quando si parla di sport generalmente si fa riferimento all’agonismo, senza considerare che questo è solo un possibile modello, finalizzato alla prestazione e al risultato. In realtà ne esistono altri, che hanno molteplici obiettivi: salutistici-preventivi, socializzanti, ricreativi, educativi.

Il mio intervento indica possibili modelli di sport e criteri di avviamento all’agonismo adatti ai giovani, in base alle varie fasce d’età, alle caratteristiche e alle predisposizioni individuali.

L’attuale mondo sportivo rappresenta un contesto ricco di esperienze, sfide e opportunità uniche per le persone con disabilità e verso il quale vi è una crescente attenzione da parte della psicologia. 
In questo intervento sono presentate due esperienze sviluppate e realizzate negli ultimi due anni all’interno di una società di atletica leggera ligure. 
La prima riguarda il percorso di inserimento di un ragazzo nel settore giovanile della società mentre la seconda è relativa all’avviamento della disciplina della Boccia Paralimpica sul territorio ligure, finora prima e unica esperienza nella regione.

L’intervento ha l’obiettivo di riflettere e mettere in luce il portato psicologico di due sfide che giovani atleti di talento attraversano nella loro carriera: quella della residenzialità e quella della Dual Career. Attraverso tale riflessione e l’analisi di alcuni dati di ricerca proveremo a rispondere a domande quali: Cosa significa per un giovane atleta vivere lontano dalla propria famiglia e dai propri affetti durante l’adolescenza? Quali bisogni psicologici emergono e come le organizzazioni sportive possono attrezzarsi per rispondervi? Perchè sono così importanti i percorsi di Dual Career per atleti di prospettiva? Come tutelarli?

L’esperienza di ricerca e di supervisione in realtà sportive giovanile degli ultimi anni mi ha portata a mettere in evidenza come la tutela e l’attenzione a queste specifiche transizioni della carriera di un giovane atleta rappresentino fattori protettivi importanti per lo sviluppo di percorsi sportivi che tutelino innanzitutto il benessere, garantendo di conseguenza maggiori possibilità di performance.

Il progetto Psych-Up nasce dalla collaborazione con lo Sporting Club Pinerolo ed è orami al terzo anno di erogazione, avendo coinvolto più di 30 atleti della categoria silver nella disciplina del pattinaggio artistico sul ghiaccio. Verrà illustrato il percorso di allenamento settimanale svolto con gli atleti nel corso della stagione di allenamento con focus particolare su alcuni lavori pratici necessari alla preparazione mentale dei giovani pattinatori.

Questo intervento propone l’utilizzo di un nuovo strumento di intervista: l’Adult Motivational Systems Interview (AMSI). Basato sui contributi scientifici di matrice cognitivo-evoluzionista e sulla Teoria dei Sistemi Motivazionali Interpersonali (SMI) di Giovanni Liotti, l’AMSI permette di indagare le memorie episodiche e semantiche degli intervistati in riferimento a sei SMI (attaccamento, accudimento, agonistico, collaborativo, affiliazione e gioco sociale). Il protocollo specifico AMSI Sport permette di lavorare con atleti e allenatori rispetto alle loro specifiche esperienze sportive. 

Le richieste di applicazione dello psicologo dello sport sono molto varie: dagli sport individuali a quelli di squadra, dai settori giovani (e anche amatoriali) all’alto livello; dai concetti di neuroscienze alle conoscenze più umanistiche; dalla specializzazione al sapere generale; dalla stanza dello studio al campo. Come funzionare al meglio senza perdere l’identità principale e lo stile personale.

Assumendo che la motivazione più potente sia quella intrinseca, partendo dalla teoria di autodeterminazione di Deci&Ryan che sostiene che il benessere di un individuo deriva dalla soddisfazione di tre bisogni psicologici di base – autonomia, competenza, relazioni sociali – l’intervento verterà sulle azioni concrete che l’ambiente adulto dello sport giovanile può mettere in campo per garantire la soddisfazione di tali bisogni e  sostenere la motivazione del/la giovane atleta.

ll gruppo come contesto principale di sviluppo e crescita dell’individuo. Quanto lo sport di squadra può allenare l’acquisizione di competenze e aspetti necessari per vivere i contesti di gruppo? Il calcio come sport di squadra e strumento principale per insegnare la dinamiche di gruppo nelle sue diverse forme e declinazioni.
Partendo dall’esperienza pratica nella società sportiva Insuperabili una riflessione a due voci su
aspeti allenati nel corso di una stagione sportiva dai team multidisciplinare