Imecot 2024: Lavorare con le coppie in terapia

Con Elena Cavalieri e Aleksandar Orelj.

L'intervento si prefigge di approfondire la co-conduzione come specifica modalità terapeutica delineando quelli che possono essere i benefici e le possibili criticità per i pazienti, le condizioni necessarie perché possa svolgersi in maniera funzionale, i giochi di potere in un setting a "due coppie" e come, e in che modo, la presenza di due terapeuti può essere efficace nella risoluzione di conflitti e incomprensioni di coppia considerando il ruolo del rispecchiamento e del modellamento.
Un focus particolare verrà posto sulla diade terapeutica stessa e sull'importanza della risoluzione di aspetti individuali interni dei due professionisti come, ad esempio, di un lavoro sugli aspetti narcisistici irrisolti, tema ancora più importante all'interno di una co-terapia. Verrà inoltre delineata la connessione necessaria tra i terapeuti, l'intimità professionale, la necessità di delega, la fiducia indispensabile per un lavoro sinergico volto a un obiettivo comune e la complessità del transfert e del controtransfert in un setting a quattro. La cornice di queste tematiche sarà un approccio terapeutico integrato che si riflette sulle varie fasi della terapia a partire dalla diagnosi e dalla formulazione del contratto terapeutico per accompagnare la coppia in un'ottica di autonomia e consapevolezza non solo dei propri limiti ma anche delle proprie risorse, con protezione e libertà per sé e per l'Altro. Nel corso di tutto l'intervento sarà possibile partecipare con domande e commenti.

Con Camilla Gamba.

L'internazionalizzazione e la crescente mobilità globale hanno portato molte coppie a riconoscersi come "coppie multiculturali". L'intervento della dottoressa Gamba esplora l'importanza di un approccio transculturale nella terapia di coppia, integrabile a qualsiasi metodologia già utilizzata dai terapeuti partecipanti.

Partendo dalla sua esperienza clinica e dalla sua formazione in Psicologia Transculturale, la dottoressa Gamba fornirà una lente attraverso la quale il terapeuta di coppia può prendere in considerazione temi sociali ed antropologici. Evidenzierà le dinamiche e le complessità più comuni che emergono nelle relazioni multiculturali, incluse quelle che tendono a rimanere nascoste o “non dette” ma che influenzano profondamente le dinamiche relazionali, quali: questioni legali e burocratiche, distanze geografiche, religione e spiritualità, rapporti con le famiglie di origine, differenze nelle attribuzioni valoriali, e modalità diverse di esprimersi e comunicare il proprio mondo interno.

L'intervento mira a fornire alcuni strumenti efficaci per sviluppare la propria competenza culturale nel lavoro con le coppie, anche con persone provenienti da culture di cui il terapeuta conosce poco o nulla. Infatti, il processo di transculturazione aiuta terapeuta e coppia a sviluppare un linguaggio condiviso che integra in maniera creativa e costruttiva gli elementi essenziali della cultura di ciascuno - terapeuta incluso. 

Con Mauro Croce.

Cosa succede in una coppia quando un partner presenta un problema di dipendenza comportamentale? Come avviene , come viene vissuta e quali evoluzioni può avere tale notizia? Può trattarsi di una confessione ed una richiesta di aiuto ma può anche trattarsi di una “scoperta” a seguito di un sospetto che può incontrare negazione ed accuse. Ma quali sono le caratteristiche e le specificità di una dipendenza comportamentale ? E quale dipendenza comportamentale? Le cose sono molto diverse.  Può trattarsi di un problema legato  al gioco d’azzardo, ad  internet oppure alla sfera sessuale o altro. Quali  dinamiche si possono scatenare  e quale domanda al terapeuta da parte della coppia? Quali le trappole  e quale  strategia di intervento?

Con Ida Sciabica.

I profondi cambiamenti avvenuti nel tempo, quali la Rivoluzione Industriale, la crisi lavorativa e i suoi effetti quali il precariato, l’avvento e il progresso delle nuove tecnologie informatiche, sembrano aver mutato il significato, il tempo e le modalità dell’approcciarsi al lavoro modificandone altresì spazi, confini e modalità relazionali.
Nell’epoca post moderna la coppia/ famiglia viene investita dal pieno progresso che determina ancora, ad oggi, nuovi schemi comportamentali e valoriali, che si rivelano delle vere e proprie new addiction le quali mettono a repentaglio il benessere psicofisico del singolo e le sue relazioni familiari, con conseguente significativa compromissione.
L’oggetto della dipendenza è in questo caso un comportamento, uno stile di vita, una relazione, di solito lecita e socialmente accettata e accettabile.
Il Workaholism, definito da Robinson “the well-dressed addiction”, rappresenta la forma di dipendenza più dannosa poiché silenziosa, spesso incentivata, con maggiori conseguenze a livello familiare. Gli effetti della work addiction, dunque, ricadono fisicamente e psicologicamente sulla persona che ne è affetta e sulle sue relazioni quali coppia e famiglia.
Tale intervento si propone di analizzare la dipendenza da lavoro, il profilo e la personalità del workaholic da un punto di vista clinico e riabilitativo, le dannose conseguenze del Workaholism sul nucleo familiare ponendo il focus sulle dinamiche relazionali nella coppia sia coniugale che genitoriale e sul sistema filiale, attraverso una lettura integrata sistemico relazionale, clinica e psicoforense.

Con Roberto Ausilio

In questa lezione, approfondiremo le dinamiche di coppia in cui uno o entrambi i partner mostrano difficoltà nello “svincolo” psicologico, ovvero nel processo di separazione emotiva dalla famiglia d’origine. Analizzeremo come queste problematiche possano influenzare l’autonomia e la stabilità della relazione, generando pattern di dipendenza, conflitti irrisolti e stagnazione. Attraverso lenti teoriche e approcci clinici supportati da ricerche scientifiche, esploreremo metodi per aiutare i pazienti a sviluppare una sana separazione e a costruire relazioni basate sulla reciprocità. Citeremo autori e teorie fondamentali, come Murray Bowen e John Bowlby, e forniremo tecniche pratiche per intervenire in maniera efficace.

Con Sara Bui.

Nel corso degli anni molti studiosi si sono concentrati sulla comunicazione efficace all’interno della coppia. Analizzeremo quindi il concetto di comunicazione efficace ed il motivo della sua importanza nella relazione, vedendo come la sua presenza possa migliorare la qualità di vita dei singoli individui. Passando in rassegna le varie tipologie di comunicazione all’interno della coppia, una parte importante si concentrerà anche sui conflitti. Verranno presentati esempi e riferimenti alla letteratura presente sull’argomento.

Con Andrea Olmi.

Il rapporto fra fattori relazionali e fattori sessuali è sempre più studiato negli ultimi anni. Ad oggi è nota l'importanza della soddisfazione sessuale nella creazione e nel mantenimento di una relazione sentimentale. L'equilibrio fra la componente relazionale e quella sessuale nella dinamica diadica della coppia è un argomento che tocca aspetti clinici sia in terapie individuali sia in terapia di coppia. In questo senso l'intervento ha lo scopo di evidenziare ed approfondire da un punto di vista sessuologico le conseguenze dell'insorgenza di problematiche sessuali all'interno delle dinamiche di coppia. L'obiettivo è fornire un inquadramento generale di quelli che sono gli effetti transitori e permanenti che si vengono a generare nella coppia in risposta alle varie disfunzioni sessuali.

Con Giulia Curridori.

Nel prendere in carico coppie di persone LGBTQIAP+ ci possiamo trovare davanti a sfide uniche, che dobbiamo essere in grado di riconoscere e affrontare. Durante questo intervento, esploreremo il tema dell’orientamento sessuale, degli orientamenti relazionali e dell’identità di genere, approfondiremo la teoria del minority stress e rifletteremo su quali implicazioni questa può avere nel contesto terapeutico.

Con Francesca Fadda e Fau Rosati.

Quali sfide e risorse caratterizzano le esperienze relazionali delle persone trans in ambito affettivo, romantico e sessuale? Cosa accade quando una persona afferma la propria identità di genere (non-cis) all’interno di una relazione di coppia? Quali dinamiche si attivano quando due (o più) persone trans instaurano una relazione affettiva, romantica e/o sessuale tra loro (T4T)? Come si possono relazionare lɜ terapeutɜ a persone trans e alle loro relazioni in maniera utile e affermativa? A partire da queste e altre domande strutturiamo il nostro intervento, consapevoli del fatto che, quando si parla di sessualità trans non ci muoviamo all’interno di un contesto neutro, bensì in una cultura storicamente caratterizzata da feticizzazione e patologizzazione che influenza anche il setting terapeutico. A partire dai nostri posizionamenti di terapeutɜ trans e nonbinariɜ, proponiamo una riflessione su come i nostri corpi e processi di soggettivazione siano parte integrante della relazione terapeutica, generando spazi di sfida e opportunità specifiche.

Con Dania Piras.

Le persone non monogame sono una minoranza che spesso affronta stigma e patologizzazione, anche da parte dei professionisti della salute mentale. I pregiudizi dei terapeuti possono compromettere la consulenza e perpetuare aggressioni verso questa popolazione. È cruciale, quindi, non solo acquisire conoscenze scientifiche sull'argomento, ma anche lavorare su un processo di decostruzione personale e professionale riguardo le relazioni. Inoltre, è essenziale una preparazione culturale adeguata per evitare che l'utente debba educare il professionista durante le sedute. Una formazione culturalmente umile e aggiornata può migliorare significativamente la qualità della consulenza.

Una mappa per la terapia di coppia: Il viaggio di un terapeuta verso un approccio psicoanalitico integrativo alla terapia di coppia, di Arthur Nielsen