EMDR meeting

Con Maria Puliatti.

L’EMDR è un trattamento ampiamente consolidato per il trattamento del PTSD e dei temi dell’attaccamento. Nel corso di quest’ultimo decennio, molti clinici italiani ed esteri, si sono occupati di studiare e integrare l’EMDR con tecniche somatiche per la regolazione. Giannantonio (2013) nel suo libro “Memorie traumatiche. EMDR e strategie avanzate in psicoterapia e psicotraumatologia”, ha fornito una panoramica su come ampliare la psicoterapia integrata corporea all’EMDR; Parnel (2013) con il suo “Attachment-focused EMDR”, ha strutturato un modello di concettualizzazione clinica e di intervento che molto al di là del protocollo standard, Marich (2016) ha ampliato l’EMDR inserendo la mindfulness, Schwartz (2018) ha integrato la psicologia somatica, Gonzalez (2021) ha inserito strategie di regolazione emotiva nel lavoro con l’EMDR. L’integrazione di strategie regolatorie, via via inserite sempre di più all’interno del lavoro con l’EMDR nasce perché il
il trauma non è solo un’esperienza cognitiva ed emotiva ma coinvolge anche il sistema nervoso. Quando parliamo di integrazione del corpo, infatti, stiamo parlando di lavorare con le manifestazioni del sistema nervoso autonomo che nell’esperienza traumatica hanno un ruolo fondamentale e che si manifestano con una disregolazione che può portare a sintomi di iper o ipo attivazione che interferiscono con l’elaborazione. Il protocollo standard nel trattamento del trauma ha una grande validità ma richiede che il paziente abbia delle competenze e che il suo livello di attivazione per quanto fuori dalla finestra di tolleranza non sia agli estremi tale da provocare forte dis-regolazione emotiva e dissociazione. Mentre quello che rileviamo nella partica clinica sono pazienti fortemente dis-regolati e dissociati, che non trovano il luogo al sicuro, che non hanno immagini e in cui sono più presenti dati sensoriali dell’evento. Da qui l’esigenza di integrare strategie per la regolazione che promuovono l’implementazione delle risorse somatiche per la gestione della sintomatologia e permettano di poter accedere all’elaborazione senza che il paziente si dis-regoli o dissoci ulteriormente in sicurezza.

Con Matteo Rolandi.

Nella psicologia dello Sport l’integrazione dei metodi psicoterapici che vantano più evidenza rispetto all’efficacia (CBT, EMDR), si prestano a essere integrati facilmente con conoscenze che provengono dalla psicoterapia orientata sul corpo.
In questo intervento verrà descritto il lavoro di psicologo dello sport e di psicoterapeuta attraverso la progressiva integrazione delle conoscenze psico-corporee. In particolare, la conoscenza del ciclo all’azione di Ron Kurtz, l’integrazione di Somatic Experiencing e Psicoterapia Sensomotoria attraverso il modello Bodari e l’integrazione somatica del metodo EMDR di Maria Puliatti.
Ci sarà un confronto di alcuni casi nell’ottica “prima” e “dopo” e alcune considerazioni di fondo sui vantaggi rappresentati dall’integrare metodi e approcci derivanti dalle psicoterapie a orientamento corporeo.

Con Paola Orifiammi.

Con Melania Lugli.

L’integrazione tra Schema Therapy e EMDR risulta essere molto interessante e promettente nella psicoterapia cognitivo-comportamentale. Entrambi gli approcci si concentrano sull’elaborazione emotiva ed esperienziale, e la loro combinazione può essere molto efficace soprattutto nel trattamento di disturbi post-traumatici complessi e dei disturbi di personalità. 
L’integrazione di Schema Therapy ed EMDR può facilitare il processo di guarigione e potenziare l’efficacia dell’intervento cognitivo-comportamentale. 
Diversi studi mostrano come l’approccio combinato possa essere utile per pazienti con disturbi gravi di personalità e altre problematiche.
In sintesi, l’integrazione tra Schema Therapy ed EMDR offre un approccio olistico che considera sia gli aspetti cognitivi che quelli emotivi, favorendo la guarigione e la trasformazione personale. 

Con Megan Boardman.

La terapia di desensibilizzazione e rielaborazione attraverso i movimenti oculari (EMDR) è diventata uno dei trattamenti psicologici per il disturbo post-traumatico da stress (PTSD) più efficaci a livello mondiale. Dallo sviluppo dell'EMDR, il trattamento si è esteso oltre l'EMDR per valutare l'efficacia dei modelli nel trattamento di altri disturbi mentali, con risultati promettenti. Grazie a queste evidenze, la maggior parte delle linee guida internazionali di pratica clinica per il PTSD e altri disturbi legati allo stress continuano a raccomandare l'EMDR come trattamento di prima linea, approvato dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS; 2013), dall'Istituto Nazionale per la Salute e l'Eccellenza Clinica (NICE; 2018), dalla Società Internazionale di Studi sullo Stress Traumatico (ISTSS; 2018) e dal Dipartimento degli Affari dei Veterani (VA) e dal Dipartimento della Difesa (DoD; 2023) degli Stati Uniti. In questa presentazione vengono illustrate le ricerche e i risultati attuali che continuano a sostenere l'efficacia dell'EMDR come opzione terapeutica.